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martedì 23 febbraio 2021

Review Party: La repubblica dei ladri di Scott Lynch

 

Buongiorno lettori!
Come state? 
Siamo arrivati all'ultima recensione prevista per la saga dei Bastardi Galantuomini, il cui ultimo libro, La repubblica dei ladri, è stato pubblicato nel 2013. Come forse saprete non sarà proprio l'ultimo libro della serie in generale, ma purtroppo dal 2013 ad adesso l'autore non ha fatto uscire nessun nuovo libro di questa incredibile saga e di questo mi dispiaccio molto. 
Se siete curiosi di scoprire le recensioni degli altri due libri le trovate nel blog, e come al solito vi raccomando di non leggere questa recensione se non avete letto i libri precedenti, perché potrebbero esserci spoiler!

Detto questo, vi lascio alla scheda del libro e alla mia recensione. 
Buona lettura!
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Titolo: La repubblica dei ladri (The Gentleman Bastard Sequence #3)
Autore: Scott Lynch
Traduttore: Anna Martini
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 1 dicembre 2020
Pagine: 732
Prezzo: 18 euro

Trama: Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un'opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo. Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l'operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l'amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale. Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n'è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all'unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell'amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.
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Ogni volta che leggo un romanzo di questa saga rimango impressionata da quanto sono enormi. Tutti i libri superano le 600 pagine e non mi capacito mai di come questi autori (George Martin potrebbe essere inserito nella lista) riescano a creare delle serie così lunghe riuscendo a mantenere l'attenzione del lettore e riuscendo a creare una trama ogni volta ben delineata e ricca di colpi di scena. 

Nel primo volume, Gli inganni di Locke Lamora, abbiamo conosciuto per la prima volta i protagonisti della storia, Locke, Jean, Calo e Galdo, membri della banda di ladri dei Bastardi Galantuomini, e sin dall'inizio è aleggiato nell'aria il nome dell'unico membro femminile del gruppo creato da Catena, Sabetha, il grande amore di Locke.
Finalmente questo personaggio nominato più volte nei primi due romanzi ci viene presentato: Sabetha è un'orfana, anche lei acquistata dal Forgialadri. Dalla personalità forte e decisa, lei sente meno l'affezione verso i proprio compagni e soprattutto ha un rapporto conflittuale con Locke, perché se da una parte lo ammira e ne è innamorata, dall'altra si sente sostituita da lui nel gruppo, perché Locke assume subito su di sé il ruolo di capo e ideatore di inganni. 

In questo terzo romanzo, Locke, in compagnia del suo insostituibile compagno Jean, finalmente ri-incontra Sabetha, che li ha abbandonati cinque anni prima, ma il loro incontro non sarà piacevole: essi infatti in questo romanzo sono avversari, in una lotta di voti che mette in contrapposizione due fazioni dei Maghi dell'Alleanza. 

Nel secondo romanzo, infatti, Locke era rimasto avvelenato, ma era riuscito a far cadere l'Arconte di Tal Verrar. Nemici dei Maghi dell'Alleanza, non si aspettano di essere contattati proprio da uno dei loro capi, Pazienza, che non solo è pronta a salvare Locke dal veleno, ma vuole assumerlo per aiutarla affinché la fazione cittadina che lei sostiene vinca le elezioni, avvisandolo però che la sua avversaria sarà proprio Sabetha. 
Locke, intelligente e astuto, in confronto a Sabetha sembra essere sempre secondo e il suo amore per lei lo trasforma: non è più il Locke brillante che siamo abituati a vedere, ma diventa un rammollito che si fa ingannare e non riesce mai ad intuire i suoi piani. 

Mi è piaciuto incontrare finalmente la famosissima Sabetha, ma non so se mi ha colpito come mi aspettavo: da una parte ho compreso il suo personaggio e le sue motivazioni, ma dall'altra parte l'ho un po' odiata per come si comporta con Locke. 

Per il resto il libro mi è piaciuto, anche se non arriva al livello del primo; dopo un po' infatti ci si annoia a leggere libri così lunghi e intricati, e in questo caso non penso che la trama fosse al livello dei libri precedenti, ma per fortuna dell'autore i due protagonisti riescono sempre a mantenere in piedi la scena. 
Mentre il secondo libro mi era piaciuto maggiormente per la trama, ho amato questo romanzo soprattutto per i flashback, che mi hanno creato tantissima nostalgia. Questi flashback infatti, che mostrano il primo incontro tra Locke e Sabetha e poi il corso della loro storia, hanno dato modo di rivedere alcuni personaggi che ho amato come Calo e Galdo e padre Catena, quindi riportandomi col pensiero al primo romanzo, e queste parti mi sono piaciute davvero davvero molto. 

Non posso dirvi altro per non spoilerarvi, ma alla fine del romanzo ci sono davvero molti colpi di scena che lasciano il lettore con una grande aspettativa, ma forse anche con l'amaro in bocca dato che è dal 2013 che Lynch non pubblica un nuovo romanzo, direi che sono passati anche abbastanza anni, no? 

Con la speranza che fra poco esca il prossimo romanzo, vi ringrazio di aver letto la mia recensione e vi auguro una buona giornata!
Se avete tempo, recuperate anche le altre recensioni dell'evento, non ve ne pentirete!


lunedì 22 febbraio 2021

Review Party: Wilder Girls di Rory Power

 


Buongiorno lettori!
Come state? Oggi ho organizzato grazie alla Mondadori il Review Party di Wilder Girls di Rory Power, un romanzo in uscita domani, 23 febbraio, dai toni horror e distopici. 

Il libro presenta diversi trigger warning: suicidio, malformazioni fisiche, virus, violenza ecc... Quindi siatene consapevoli!
Se vi interessa, trovate qui sotto la mia recensione. 

Buona lettura!
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Titolo: Wilder Girls
Autore: Rory Power
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Traduttore: Roberta Verde
Data di uscita: 23 febbraio 2021
Pagine: 252
Prezzo: 17,90 euro

Trama: Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell'istituto, su un'isola al largo della costa americana. Un'epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l'altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l'epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l'un l'altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c'è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.
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Wilder Girls inizia quando la vita della protagonista della storia, Hetty, è ormai stravolta. Il virus, chiamato Tox, da un anno e mezzo ha invaso l'isola in cui si trova la scuola che frequenta, distruggendone l'ecosistema. La foresta si è trasformata, gli animali sono diventati esseri mostruosi, ma anche le ragazze e le insegnanti sono state colpite. Le insegnanti sono morte, mentre le studentesse hanno subito trasformazioni fisiche inquietanti: doppie spine dorsali, doppio cuore, e qualcosa dentro, di famelico. 

Il romanzo inizia quindi quando le ragazze, ormai diminuite, ormai spezzate, aspettano che l'esercito e la marina sviluppino una cura e portano rari e non sufficienti rifornimenti per sopravvivere. 
La sopravvivenza è difficile e l'unico modo per sopravvivere è essere uniti è fondamentale. Hetty per fortuna ha la sua migliore amica, Byatt, la sua roccia e la sua ancora, e Reese, per cui prova dei sentimenti contrastanti.
Un giorno però Byatt ha una crisi e viene portata in infermeria, dove non è possibile accedere. Hetty non si abbatte, durante la notte entra in infermeria ma non trova nessuno: Byatt è sparita. 

Hetty inizia in questo modo a scoprire cose che non quadrano, misteri che non hanno spiegazione, ma sa che non si fermerà finché non saprà dove si trova la sua migliore amica. 

La prima parte del libro è molto interessante, si inizia subito in medias res e scopriamo come vivono le studentesse di questa scuola, ognuna cambiata dal virus in una maniera differente, ragazze che sono dovute crescere all'improvviso e hanno dovuto imparare a combattere. 
All'inizio quindi si percepisce la noia, la frustrazione, la sofferenza di queste ragazze chiuse nella scuola, con poco cibo, che aspettano con ansia che qualcosa cambi, che qualcuno si ricordi di loro. 

Mi è piaciuto molto leggere queste prime pagine, che ti fanno entrare perfettamente all'interno della storia, che prende poi il ritmo quando iniziano ad apparire i primi misteri, segreti che la direttrice e l'unica professoressa rimasta nascondo alle studentesse. Perché Byatt non è in infermeria, perché non si può uscire dai cancelli della scuola? Solo per la paura delle bestie selvatiche, o c'è qualcosa di più?

La seconda parte del romanzo purtroppo l'ho trovata molto più confusa, troppo affrettata e veloce, e la storia non è andata come volevo o come mi aspettavo. Per questo sono rimasta abbastanza delusa e ho trovato questa seconda parte meno coinvolgente e appassionante. Poi purtroppo era abbastanza intuibile quali potessero essere le possibili soluzioni al mistero, ma le risposte che hanno dato non lasciano lontanamente soddisfatti. La spiegazione non l'ho trovata sufficiente, avevo molte altre domande che non hanno ricevuto risposta, e il finale l'ho trovato affrettato e troppo aperto. 

Per il resto il libro è molto bello, appassionante e ricco di vibes horror e gore. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi e le loro relazioni, che avrei voluto fossero ancora più sviluppati. 

Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e vi consiglio di passare a leggere anche le recensioni delle altre blogger che hanno partecipato all'evento.
Grazie mille! ♡


mercoledì 17 febbraio 2021

Blog Tour: La stirpe della gru - I personaggi

 


Buongiorno lettori!
Dopo che avete letto la mia recensione a La Stirpe della Gru di Joan He (QUI trovate il link), è tempo di fare un approfondimento sul libro, ed in particolare vi parlerò dei personaggi!
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Se avete letto la mia recensione sapete che il libro purtroppo non mi ha fatto impazzire, ma presenta comunque una bellissima ambientazione orientale e soprattutto dei personaggi dalle dinamiche molto interessanti e ben descritti. 

Il primo personaggio di cui vi parlo è sicuramente Hesina, la protagonista della storia, che dopo la morte del padre diventa la regina di Yan. Non essendo convinta della morte naturale del padre, Hesina indice subito un processo per scoprire l'identità dell'assassino. Per scoprirlo, però, ha bisogno dell'aiuto di un indovino, persone dotate della capacità di prevedere il futuro e, si dice, capaci di praticare incantesimi. Gli indovini però a Yan vengono cacciati e condannati a morte, quindi i pochi che ci sono vivono nascosti e in clandestinità. 
Hesina si dimostra subito una principessa anti-convenzionale. Lei infatti è una persona emotiva, dolce ed empatica, che soffre per la condizione degli indovini all'interno del suo regno. Diventata regina infatti si propone di cambiare il pensiero del suo popolo e far ritornare a Yan la pace tanto agognata. Cresciuta per diventare capo dello stato, appena incoronata però si trova a dover affrontare qualcosa più grande di lei. La guerriglia dello stato confinante, la morte del padre e soprattutto la scoperta che i Precetti degli Undici e tutto ciò in cui lei credeva sullo stato, sulle persone intorno a lei e soprattutto sui genitori, è sbagliato. 
Nonostante tutto le sembra andare contro, Hesina non perde la sua forza, la sua vitalità e la sua fiducia verso le persone. 

Hesina ha quattro fratelli. Un fratello "di sangue", Sanjing e due fratelli, gemelli, che sono stati adottati dal re: Cayan e Lilian e infine un fratellastro, avuto dal padre con un'altra donna, Rou, un ragazzo in verità molto buono che vorrebbe creare con Hesina un vero rapporto fraterno. 

Sanjin è di qualche anno più piccolo di Hesina, ma già comanda l'esercito di Yan. Abilissimo guerriero, lui e Hesina hanno un rapporto turbolento perché Sanjing non si fida di Cayan e Lilian e si sente sostituito da loro nel rapporto fraterno con Hesina, con cui litiga molto spesso. Sanjing al contrario della sorella non ha la stessa fiducia per quanto riguarda il territorio nemico che sta cercando di iniziare una guerra con Yan, contrariamente ai Precetti, e soprattutto non crede nella giustizia della corte di Yan, dimostrandosi in questo modo molto più concreto e più saggio della protagonista. 

Cayan e Lilian invece sono di qualche hanno più grandi. 
Cayan è un funzionario devoto del regno, ha superato brillantemente e giovanissimo gli esami e vuole davvero molto bene ad Hesina, che aiuta e consiglia in qualsiasi circostanza. Intelligente, calmo, tranquillo, intransigente, Cayan è mostrato sempre come il perfetto funzionario, sempre in grado di gestire la situazione. 
Lilian al contrario è più turbolenta del fratello e lavora nel reparto delle stoffe, creando per Hesina splendidi abiti e hanfu. Lilian è la spalla di Hesina, la aiuta e la conforta nelle situazioni spiacevoli e come Cayan è sempre dalla sua parte. Lilian però al contrario di Cayan utilizza l'umorismo per cercare di spazzare via la tristezza ed è molto più impulsiva e violenta rispetto al fratello. 

L'ultimo personaggio di cui vi parlo, e sicuramente la figura più misteriosa, è Akira, il prigioniero a cui Hesina chiede di diventare suo rappresentate nel processo per scoprire chi è l'assassino del padre. L'indovina da cui si reca infatti le rivela che riuscirà a scoprire la verità sulla morte del padre grazie ad un prigioniero con un asta. Questo prigioniero è infatti proprio Akira, che si porta dietro questa asta di legno da cui non vuole essere separato. Misterioso, ma assolutamente intelligente, esperto di chimica e di veleni, Akira riesce a vincere sugli intrighi della corte processuale, che indaga e accusa ogni volta le persone sbagliate. Akira è attratto da Hesina, ma il suo passato che ancora lo tormenta, gli impedisce di aprirsi e di fidarsi completamente. 

Ecco qui i personaggi più importanti del romanzo!
Nella speranza che questo approfondimento vi abbia aiutato a capire se il libro possa essere di vostro interesse, vi lascio una piccola sorpresa. 
questo link potete trovare degli sfondi bellissimi per il telefono ispirati alla Stirpe della Gru e disegnati da Midnight Designs. 

Grazie di aver letto il mio articolo e vi raccomando di seguire tutti gli altri approfondimenti!
Buona lettura!



domenica 14 febbraio 2021

Recensione: Avatar. The Last Airbender: La ricerca

Buongiorno lettori!
Come state? 

Finalmente è uscito per Tunuè il secondo fumetto di Avatar The Last Airbender, serie animata di Nickelodeon super premiata e scritta da Bryan Konietzo e Michael Dante DiMartino. 
Insieme a Gene Luen Yang e al team artistico Gurihiru, gli autori hanno creato una serie di fumetti che rispondono all'esigenza dei fan di scoprire cosa è successo dopo la fine della serie animata. Zuko adesso è il Signore del Fuoco, ma che fine ha fatto sua madre, Ursa? Finalmente in questo volume avremo la risposta alle nostre domande!
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Titolo: Avatar the Last Airbender. La ricerca
Autore: Gene Luen Yang
Casa editrice: Tunué
Collana: Tipitondi
Data di uscita: 11 febbraio 2021
Prezzo: 16,90 euro

Voto: 5/5

Trama: Che fine ha fatto Ursa, la madre di Zuko? Quando trova finalmente un'indizio circa la sua sorte, il Signore del Fuoco Zuko - con l'aiuto dell'Avatar Aang, il suo gruppo di amici dominatori degli elementi e la più improbabile delle alleate - si mette in marcia per cercare la verità e scoprire il più grande segreto della sua vita. 
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Non so neanche più da quanto tempo aspettassi che questo titolo uscisse, ed ora che l'ho letto sono proprio soddisfatta perché è ancora più bello di quanto mi aspettassi!

Il primo titolo, "La promessa", era un fumetto molto carino e si legava bene al finale della serie, ma onestamente c'erano stati dei dettagli che purtroppo non mi avevano convinto del tutto: per prima cosa il comportamento che il gruppo aveva con Zuko, perché non ero riuscita a ritrovare lo spirito di amicizia che li univa nella serie, anzi vedevo ancora da parte dei personaggi delle incertezze su Zuko ed il suo ruolo come Signore del Fuoco, ed in secondo luogo il personaggio di Aang non mi era sembrato in character, aveva dei comportamenti che non pensavo Aang potesse avere. 

Questo secondo volume, invece, mi ha convinto moltissimo. Ha una storia molto più interessante ed accattivante e risolve il grande mistero su chi fosse Ursa e cosa le sia successo dopo che ha abbandonato Zuko e Azula. 
Zuko infatti sente molto su di sé il peso del trono e del suo retaggio familiare e vorrebbe, in primo luogo, ritrovare sua madre. Per fare questo chiede aiuto a sua sorella Azula, e i due stringono un patto. 
Zuko chiede poi ad Aang e al resto del gruppo di accompagliarli in questa avventura, soprattutto per tenere sotto controllo Azula, impazzita dopo il finale della serie tv e tormentata dal fantasma della madre, che non l'ha mai amata abbastanza. 

Mentre seguiamo il percorso di Zuko e Azula per giungere alla verità, osserviamo in parallelo la storia di Ursa, da come fosse una giovane attrice innamorata di un suo collega, e poi costretta al matrimonio con il principe Ozai, che la allontana dalla sua famiglia e dal suo grande amore. 
Queste parti mi sono piaciute davvero tantissimo e leggendo la storia dolceamara di Ursa mi sono molto commossa. 

Un motivo per cui questo fumetto mi è piaciuto così tanto è stato perché ho trovato al suo interno un'affinità maggiore con la serie animata originale, dal momento che vengono ricordati fatti e eventi successi nella serie e che si ricollegano la trama del volume. 

La storia di amore tra Ursa e il suo promesso sposo, da cui viene brutalmente strappata, mi ha fatto sorgere il desiderio di approfondire in questa recensione le storie d'amore che ci vengono presentate nella serie. 
Avatar è stata prettamente una serie animata per bambini, ma al contrario di quanto può pensare la gente noi che l'abbiamo vista sappiamo quanto l'amore sia importante e come sia la forza che faccia girare il mondo di Aang. Aang infatti è un personaggio che ama con una forza pura, ingenua, ma fedele. Aang è così puro da amare tutte le persone con cui entra in contatto, anche le persone che dovrebbe odiare, e tra lui e Katara osserviamo il crearsi di una storia d'amore che alla fine sboccia e vive all'interno dei fumetti. Quella tra Aang e Katara è la storia di due amici che imparano a conoscersi, si innamorano, ma sono troppo timidi per rivelarlo. Una storia però ancora infantile, che non arde della passione adulta. 
Una delle storie d'amore più tragica, che ha fatto appassionare e soffrire tutti gli appassionati di Avatar è stato il breve ma inteso rapporto creatosi tra Sokka e Yue della tribù dell'acqua del Nord. Yue si sacrifica per riportare l'equilibrio nel mondo, e Sokka non la dimenticherà mai, anche quando troverà un nuovo amore nella guerriera Kyoshi Suki. 
La relazione tra Sokka e Suki la trovo più matura rispetto a quella di Aang e Katara, un po' per l'età dei protagonisti, ma anche perchè Suki fa crescere Sokka, lo sfida e lo migliora. 
Un'altra storia d'amore presente nella serie è quella tra Zuko e Mai, un'amore che vince anche la paura che Mai prova nei confronti di Azula, e nonostante sia stata abbandonata e tradita, aiuta Zuko a salvarsi e combattere. 

Ma l'amore è solo quello romantico? Non credo ci sia davvero legame più bello e forte di quello che lega Aang ad Appa, il suo fedele bisonte volante; o l'amore fraterno tra Sokka e Katara, o, permettetemi, l'amore tra lo Zio Iroh e una bella tazza fumante di tè?
In questo volume infatti, oltre alla storia d'amore tra Ursa e Ikem, viene celebrata l'importanza dell'amore familiare. Quell'amore che Zuko non ha mai provato in vita sua, ma che vorrebbe ristabilire non solo con la madre, ma anche con la sorella, Azula. 

In questo volume tanti misteri dati dalla serie vengono risolti in maniera perfetta. Non avrei potuto davvero chiedere un fumetto migliore per quanto riguarda la trama, i rapporti tra i personaggi e i disegni. É stato sicuramente molto molto più bello rispetto al precedente e spero che i prossimi fumetti mantengano questo livello. 

Vi do poi un consiglio, tenete sotto mano i fazzoletti!
Detto questo, grazie a voi di aver letto la mia recensione e grazie alla Tunuè per avermi donato la copia del fumetto. 

Buona lettura!



giovedì 11 febbraio 2021

Review Party: La Stirpe della Gru di Joan He


Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo di un libro che ha avuto un accoglienza da parte del pubblicato spaccata a metà: a quanto pare a molti questo libro non è assolutamente piaciuto. 
Volete sapere cosa ne penso io? Continuate a leggere e lo scoprirete!
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Titolo: La Stirpe della Gru
Autore: Joan He
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 19 gennaio 2021
Pagine: 456
Prezzo: 22 euro

Voto: 3.5/5

Trama: La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?
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Questo libro. Uff. Permettetemi di sbuffare un attimo, perché questo libro aveva delle grosse grosse possibilità. Questo libro poteva essere un capolavoro, ma purtroppo l'autrice non è riuscita a reggere il confronto con l'idea straordinaria che aveva in testa. 
Anche i numerosi punti di forza che il libro possedeva non sono stati sfruttati al meglio, purtroppo. 

Iniziamo con il primo punto: l'ambientazione. Il libro dovrebbe essere ambientato in un paese che ricorda l'Asia e principalmente il sud-ast asiatico. Paesi come la Cina o la Thailandia, per intenderci. Ma io non mi sono sentita catapultata in quei luoghi come è successo con altri libri, non riuscivo ad immaginarmi il luogo e le descrizioni. Alla fine nella mia mente c'erano volti e luoghi indistinti, che potevano essere ambientati in qualsiasi altro territorio. 

I personaggi sono molto interessanti, ma a volte i loro comportamenti non vengono spiegati in una maniera logica, tutto sembra accadere per puro caso, senza una motivazione dietro. E la mancanza di spiegazioni mi ha dato molto fastidio. Facciamo un esempio: all'inizio del libro, per comprendere chi è l'assassinio del re, Hesina, la nostra protagonista, si reca da un'indovina (ricordiamolo, un crimine contro la legge, visto che gli indovini sono considerati dei mostri) che le dice che verrà aiutata da un detenuto con un'asta. Lei allora si reca in prigione e chiede al detenuto di essere il rappresentate al processo. E ora voi vi chiederete, questo detenuto si sarà domandato, "perché scegli proprio me che sono un criminale e non so nulla di leggi?" Beh io me lo sono domandato, ma in verità questo personaggio, Akira, non se lo chiede mai! E onestamente per me era davvero molto irrealistico e fastidioso.

Per il resto in verità più si va avanti e più si scoprono misteri nascosti, e si capisce perché un determinato personaggio ha agito in quel determinato modo. 
Akira per esempio come personaggio per me è stata una mezza delusione: sia per la sua storia sia per i suoi comportamenti, non si capisce né perché decida di aiutare Hesina né cosa lo smuove. Onestamente, bocciato. Salvo invece altri personaggi come Cayan e Lilian, i fratelli gemelli di Hesina, che sono stati molto interessanti e riveleranno delle belle sorprese!

Passiamo a parlare della trama: lenta all'inizio, inesorabile come uno tsunami verso le ultime pagine. Credo che l'autrice abbia avuto un'idea geniale, il mondo che ha creato è interessante, ma l'ho trovato abbastanza incompleto. Non ci racconta nulla se non che prima i monarchi governavano con l'aiuto degli indovini e affamavano il popolo, così gli eroi, gli Undici, sono venuti in loro soccorso uccidendo tutti gli indovini che riuscivano a scovare e il regnante. Per il resto di questo mondo non sappiamo nient'altro e mai a quanto pare lo scopriremo!

Ebbene sì, perché dopo uno dei finali più sconvolgenti della storia (e anche molto molto aperto) Joan He ha annunciato che questo libro è autoconclusivo. Non scriverà un seguito. Onestamente credo sia proprio irrispettoso finire un libro in questo modo, quindi vi avverto che se volete iniziarlo ma non amate le storie interrotte, questo libro non vi piacerà!

Il libro in verità è molto piacevole, Hesina non è un cattivo personaggio, ma non mi ha impressionato particolarmente, e i temi descritti e i colpi di scena sono stati fenomenali. Non sapevo cosa aspettarmi, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa. 

Un tema che mi è piaciuto particolarmente, per esempio, è stato proprio il tema del trattamento degli indovini. Hesina infatti sente pena e pietà per gli indovini, e più si procede con la storia più lei simpatizza per loro. Si ragiona infatti dell'ingiustizia degli Undici, che per salvare le persone del popolo ne hanno costrette altre a morire e a nascondersi. L'obbiettivo della protagonista come regina è riuscire a cambiare i pensieri del popolo, che ancora crede che gli indovini siano malvagi e addirittura i colpevoli della morte del re. 

Il libro bilancia quindi equamente lati positivi e negativi. Alla fine sono comunque felice di aver recuperato questo titolo e ringrazio la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggerlo. 
Ringrazio poi Nia di Reine de Livres per aver creato l'evento. 
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e vi abbia fatto comprendere se questo libro può essere o no nei vostri gusti.
Purtroppo non posso parlarvi del finale, che è stata sicuramente la parte che mi è piaciuta di più. 

Detto questo, grazie di aver letto e buona lettura!




 

giovedì 4 febbraio 2021

Review Party: Il regno capovolto di Marie Lu

 


Buongiorno lettori!
Come state? 

Il libro di cui vi parlo oggi mi è rimasto nel cuore, un racconto straordinario con protagonista Nannerl Mozart, la sorella maggiore del grande pianista, e anche lei pianista e compositrice incredibili. 
La storia l'ha dimenticata, oggi la salviamo dall'oblio. 
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Titolo: Il regno capovolto
Autore: Marie Lu
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 2 febbraio 2021
Pagine: 348
Prezzo: 17 euro

Voto: 4.5/5

Trama: Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
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Maria Anna Mozart, chiamata affettuosamente Nannerl, era la sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, e anche lei era una pianista dallo straordinario talento. In questo romanzo, Marie Lu cerca di recuperare la sua storia, di riscoprire i suoi desideri, i suoi sogni, i suoi obbiettivi. 

Nannerl infatti fin da bambina sa di avere un grande talento, e anche il padre ne è convinto, e su di lei ricadono le speranze della famiglia, sull'orlo della povertà. La giovane ama la musica e suonare il clavicembalo, ma essendo donna potrà solamente riprodurre musica altrui e mai comporre la propria. La situazione peggiora quando Woferl, il suo amato fratellino, rivela un'abilità straordinaria, ed il padre sembra spostare su di lui tutte le attenzioni. Nannerl così durante la notte prega, prega di non essere dimenticata e c'è qualcuno nel buio ad ascoltarla: un giovane di nome Hyacinthus, che proviene da un magico luogo in cui ci sono due lune gemelle e gli alberi sono capovolti. 
Hyacinthus promette alla fanciulla che, se lei lo aiuterà ad ottenere il trono del Regno Capovolto, lui esaudirà il suo desiderio. 

Questo libro mi ha colpito nel profondo, è un racconto ricco di mistero e magia, ma anche realistico nella sua denuncia della situazione femminile. 
Nannerl come donna sa che non potrà mai avere la fama che avrà il fratello, non potrà mai comporre e diventare un grande musicista, ma il culmine del suo dolore arriva quando il padre ruba le sue composizioni, che lei ha scritto di nascosto, e le utilizza per darle al fratello. 
In questo modo il suo rapporto con il fratello inizia ad incresparsi: lei lo ama, ma nello stesso tempo ne è gelosa e invidiosa. 
In questo modo continua ad aiutare Hyacinthus nonostante ne sia nello stesso momento attratta ma anche spaventata. 

Grazie al punto di vista di Nannerl, ai suoi pensieri, alle sue emozioni, al suo dolore, questo libro riesce assolutamente a brillare. Mentre lo leggevo mi ricordava grandi autrici donne come Virginia Woolf, che nel suo saggio Una stanza tutta per sé ha denunciato la situazione femminile e ricordato le donne dimenticate del passato, che hanno avuto lo stesso talento degli uomini (e forse anche superiore!), ma a causa del loro sesso non hanno potuto coltivare il loro talento ed essere ricordate. 
Questo libro quindi l'ho amato, ma mi ha fatto arrabbiare per l'ingiustizia passata, ma anche presente, e ho pensato a tutte le Nannerl che sono esistite ed esistono nel mondo. 
Chapeau davvero a Marie Lu, perché è stata capace di trasmettermi emozioni e farmi immedesimare nel personaggio femminile, un personaggio femminile imperfetto, ma fantastico nel suo realismo. 

Come ho amato la parte ambientata nel mondo reale, allo stesso modo ho amato la storia del Mondo Capovolto. Amo le storie che uniscono la storia e la fantasia, e a quanto pare il "mondo capovolto" era davvero un storia inventata da Nannerl e Woferl, e l'autrice si è ispirata proprio a studi reali sui due personaggi per scrivere la storia, una chicca che ho apprezzato particolarmente!

Non voglio tediarvi oltre, ma vi consiglio davvero molto questo libro perché è appassionante e si legge velocemente. Si vede poi la passione e l'amore che l'autrice ha infuso nel romanzo, ed è bellissimo quando si sente quanto un libro viene amato. 

Spero che la mia recensione vi sia piaciuta. Ringrazio la Mondadori per la copia e-book del volume e Maria Cristina di Chronicles of a bookaholic per aver creato l'evento. 
Buona lettura!










mercoledì 3 febbraio 2021

Review Party: Sorcery of Thorns di Margaret Rogerson

 


Buongiorno lettori!
Come state? 
Oggi trovate nel blog la recensione di un libro autoconclusivo molto interessante. Se avete letto il mio approfondimento, sapete già di cosa parla, ma se siete interessati, ecco qui la scheda editoriale e la trama!
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Titolo: Sorcery of Thorns
Autore: Margaret Rogerson
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 19 gennaio 2021
Pagine: 444
Prezzo: 22 euro

Voto: 3.5/5

Trama: Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l'atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L'unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero. A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.
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Sorcery of Thorns è un libro che parla di magia, di grandi biblioteche, di libri che hanno un'anima, di mostri e di demoni. Un libro dall'ambientazione fenomenale, che avrebbe meritato da sola un voto altissimo. Mi sono infatti innamorata delle Grandi Biblioteche, di questi luoghi ricchi di libri e di grimori, libri che sono in grado di muoversi, di pensare e addirittura di parlare. 

Elizabeth lavora in questa biblioteca, anzi ci è cresciuta, accolta fin da neonata dalla direttrice, e le hanno sempre detto che la magia è malvagia, e la prova di ciò sono i mostruosi grimori raccolti nei sotterranei della biblioteca, chiusi in catene e circondati dal sale, pericolosi e normalmente creati con sacrifici umani. 
Una notte, mentre tutti dormono, Elizabeth trova la direttrice uccisa da un Malefict (un grimorio che è stato danneggiato e si è trasformato in un essere mostruoso). La protagonista prende coraggio, afferra Squartademoni, la spada della direttrice, e lo uccide prima che arrivi al villaggio vicino. Quando viene trovata svenuta però nessuno la accoglie come una salvatrice: messa in prigione, viene portata nella capitale per un processo. Viene accompagnata da un giovane mago, Nathaniel Thorn, e dal suo servitore Silas. Nathaniel è l'ultimo discendente di Baltasar Thorn, un famoso magister esperto di necromanzia. 
Il rapporto tra i due giovani è complicato, Elizabeth è spaventata, vuole scappare e non si fida di lui, ritenendolo malvagio, pronto ad ucciderla; mentre Nathaniel ha un passato tormentato alle spalle, che non lo lascia mai in pace e lo porta ad allontanarsi dalle altre persone. 

Il libro onestamente mi è piaciuto davvero molto, perché chi ama la lettura non può non immedesimarsi nella protagonista; poi l'idea del romanzo è davvero molto interessante. 
Mi sono poi innamorata dei personaggi: Elizabeth è molto diversa dalle solite protagoniste, l'ho trovata più realistica e ben costruita, Nathaniel invece rientra maggiormente nello stereotipo del co-protagonista del genere young adult: tenebroso e con una storia tragica alle spalle... Silas sarebbe stato un personaggio strepitoso se fosse stato gestito meglio, secondo me, e capirete leggendo cosa intendo, ma il rapporto tra la sua natura umana e la sua natura demoniaca non penso sia stato ben scritto perché troppo frettoloso. 

Nel mio cuore ho amato questo libro perché mi ha intrattenuta, l'ho letto velocemente e mi ha appassionato, ma non posso soprassedere a numerosi difetti, e anche a qualche buco di trama, che l'autrice si è persa qua e là. Alcuni passaggi mi sono sembrati altamente irrealistici, altri un po' inutili... insomma c'era qualcosa che non quadrava leggendo la storia, e la scrittura in alcuni punti era davvero troppo semplicistica, come anche nelle descrizioni. Nonostante sia un romanzo abbastanza lungo, avrei apprezzato qualche pagina in più di descrizione e di spiegazione, perché un'ambientazione così bella, con una storia di background così interessante avrebbe certamente meritato di più invece di questo semplice abbozzo. Si viene infatti catapultati in questo nuovo mondo senza nessuna spiegazione di come funzioni, e io onestamente ne avrei volute molte di più. 

A causa di questa frettolosità nel raccontare la storia, non posso in cuor mio dare un voto molto più alto al libro, che però rimarrà lo stesso nel mio cuore perché ricco di elementi che mi hanno appassionata.
Sorcery of Thorns è un libro davvero piacevole da leggere e se amate i libri che raccontano di misteriose biblioteche e di un complotto per distruggere il mondo... beh, io ve lo consiglio!

Ringrazio la Mondadori per la copia omaggio del libro e Nia di Reine Des Livres per aver organizzato l'evento. 
Buona lettura!