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martedì 30 agosto 2022

Recensione: Hide - Unica regola: non farsi trovare di Kiersten White

 


Buongiorno lettori!
Come avete passato le vacanze estive? 
Spero vi siate divertiti e abbiate viaggiato in un luogo in cui volevate andare da un sacco, ma anche se siete rimasti a casa, lo scopo è staccare la mente e rilassarsi, no? 

Oggi vi porto la recensione di un libro in collaborazione con Mondadori, che ringrazio per avermi regalato l'ebook del libro, per quella che sarà una recensione onesta e sincera. 

Conoscete già Hide di Kiersten White? 
Se no, permettetevi di introdurlo. 
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Titolo: Hide. Unica regola: non farsi trovare. 
Autore: Kiersten White
Traduttore: Aurelia Di Meo
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Data di uscita: 30 agosto 2022
Età di lettura: Young Adult
Pagine: 216
Prezzo: 20,90 euro 

Trama: 
La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...
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In Hide Kiersten White cerca di creare una storia horror con elementi sovrannaturali per ragazzi. Quella che all'inizio doveva sembrare una semplice gara a nascondino, si rivela una gara molto più pericolosa, e la protagonista Mack e gli altri concorrenti devono combattere fino alla fine per sopravvivere. 

Iniziamo con la prima cosa che mi ha colpita, non proprio positivamente: lo stile. L'autrice utilizza frasi spiazzanti, brevi e concise, ognuna divisa da un punto netto che le aliena. Sono frasi secche e brutali, che non ti permettono di immergerti nella storia, ma ti lasciano negli angoli. 

Questo stile così alienante non permette nemmeno a tutti i personaggi della storia, quattordici concorrenti e altri secondari, di emergere positivamente nella lettura. 
Ognuno ha la stessa voce, lo stesso pensiero. 

Sono quattordici giovani che non hanno speranze, che hanno bisogno di un lavoro o vogliono velocemente avere successo, e l'autrice stacca brevemente dall'uno all'altro. Se da una parte mi è piaciuto scoprire i pensieri e i desideri di ogni personaggio, anche quelli che scompaiono subito, da una parte non permette a nessuno di spiccare positivamente. 

Lo stile alienante e i personaggi poco concreti non sono gli unici difetti che ho imputato al libro. Prima di tutto, il libro inizia in un modo e finisce in un altro. Questo credo sia colpa mia, perché non sono una grande fan del plot twist che l'autrice utilizza.  
Credo che sarebbe stata una storia ben completa e ben strutturata se si fosse continuato con il tema della "follia umana" dal principio alla fine, infatti mi è piaciuto molto l'inizio in cui si parla del parco giochi abbandonato e della tragica backstory della protagonista, mentre per il resto della storia si è scelto di usare un altro topos, che a me non è proprio piaciuto. 

Alla fine di questo libro non ho apprezzato nulla di particolare: la trama all'inizio sembrava molto interessante e mi era piaciuta, ma poi appunto è andata a parare verso temi che non sono nelle mie corde, e che comunque mi sono sembrati abbastanza visti e rivisti, i personaggi non spiccano per nulla e non lasciano nessuna emozione al lettore, lo stile è molto particolare e quindi non è facilmente leggibile... 
Mi dispiace molto criticare in questo modo un libro, ma ha a suo favore il fatto di essere molto breve e veloce, quindi si legge in fretta. 

Un altro tema molto interessante a cui l'autrice accenna, purtroppo anche in questo caso non espandendolo, è quello della critica sociale. 
Non posso andare nel dettaglio o vi farei spoiler della trama, ma in alcuni punti viene fatta un'accusa contro chi è potente e ricco e, soprattutto, non si preoccupa della vita umana di quelli più poveri e indifesi. Sarebbe stato più interessante se tutto ciò fosse stato maggiormente analizzato, perché alla fine anche nelle sottotrame di tutti i personaggi c'erano degli spunti molto interessanti, che però ecco "lasciano il tempo che trovano", il che è un vero peccato. 

Non è il primo libro scritto da Kiersten White, ma penso che sia stato proprio un "miss" per l'autrice, un flop diciamo. Sono sicura che in mano a qualcun altro questo libro sarebbe potuto diventare un capolavoro. 
Ho altri libri in libreria della White, quindi aspetto a dare un giudizio finale, ma se mi basassi solo su questo libro non credo che darei alla White un'altra possibilità. 

Detto questo, ci sono comunque spunti interessanti e se vi trovate davanti a questo libro in una libreria, il mio consiglio è comunque quello di dargli un'occasione, magari leggendo le prime frasi per capire se si tratta di qualcosa nelle vostre corde. 

Buona lettura!