Titolo: Figli di Virtù e Vendetta
Autore: Tomi Adeyemi
Casa editrice: Rizzoli
Data di uscita: 9 giugno 2020
Pagine: 432
Prezzo: 18 euro
Voto: 4/5
Dopo aver combattuto contro l'impossibile, Zélie e Amari sono finalmente riuscite a far rivivere la magia a Orïsha. Ma il rituale per risvegliarla si è rivelato più forte di quanto avrebbero potuto immaginare, e ha riportato alla luce non solo i poteri dei maji, ma anche quelli dei nobili che avevano della magia nel loro sangue. Ora Zélie deve lottare per unire i maji in una terra dove il nemico è potente quanto loro. Quando reali ed esercito stringono una mortale alleanza, Zélie deve tornare a combattere per assicurare ad Amari il trono e per proteggere i nuovi maji dall'ira della monarchia. Ma con la minaccia di una guerra civile all'orizzonte, Zélie si trova a un punto critico: dovrà trovare un modo per riunire il regno oppure lasciare che Orïsha venga distrutta da se stessa.
Quando lessi Figli di Sangue e Ossa, il primo romanzo di questa saga, il mio pensiero fu: "è okay, carino, ma solo okay". Il libro infatti aveva i soliti difetti che contraddistinguono un romanzo d'esordio: uno stile di scrittura incerto, personaggi con dei tratti specifici e poco analizzati, una trama abbastanza lineare... ma era comunque carino, e il finale mi aveva lasciato con il fiato sospeso. Insomma, mi aveva comunque abbastanza conquistato da voler continuare a leggere anche il seguito, e devo dire che ho fatto proprio bene, perché questo libro si trova una spanna sopra rispetto al suo precedente.
Sono molto contenta di essermi di nuovo immersa nel mondo di Orïsha; è bellissimo infatti leggere romanzi ambientati in Africa, dal momento che ce ne sono così pochi, ed è stato molto interessante anche scoprire tutti i nuovi lati inerenti la magia e la mitologia del territorio.
Nel libro precedente avevamo lasciato Amari e Zélie dopo che quest'ultima era riuscita a compiere il rito per riportare indietro la magia, un rito che forse ha funzionato anche troppo bene, perché, come scopriamo dopo, ha ridato la magia anche ai nobili che l'avevano persa in passato e che vengono spregiativamente definiti "titan".
I maji si trovano così in pericolo ancora una volta, questa volta spaventati e colpiti dalla stessa magia che la monarchia ha cercato per anni di distruggere, ma che adesso utilizza per conquistare il potere. La regina Nehanda, la madre di Amari e Inan, in particolare, è una titan molto potente, quasi imbattibile, e la vittoria dei maji sembra farsi in questo modo ancora più lontana.
Per potere avere una speranza, alcuni maji si raccolgono in un gruppo segreto terroristico, che prende d'assalto la capitale del regno. In una lotta senza fine tra la monarchia e i maji, i personaggi dovranno capire quanto sono disposti a spingersi per avere la vittoria e il potere, a comprendere quanto costa combattere.
Il mio personaggio preferito del libro è stata sicuramente Amari, un personaggio che commette diversi errori in questo romanzo, che combatte per riavere il trono che le spetta come diritto, arrivando talvolta a spingersi oltre il lecito. La ragazzina indifesa del primo romanzo infatti è quasi sparita: ci troviamo di fronte ad una ragazza che sa quello che vuole, a una titan molto potente. La lotta che c'è nel cuore di Amari si riflette anche in Zèlie. Mentre Amari vuole combattere e fare tutto il possibile perché Orisha sia unita, la maji ha perso ormai troppe persone care per voler continuare a lottare, vuole fuggire, vuole dimenticare, ma questo non le viene concesso. Come "soldatessa della morte" (è così infatti che viene chiamata tra i maji) è suo compito guidare i maji che ancora sono rimasti e vogliono riprendersi quello che gli spetta.
I personaggi quindi sono molto più analizzati rispetto al primo romanzo, hanno momenti di luce e momenti di buio, non sono puri e perfetti, e secondo me questo è il loro punto di forza.
Ho trovato poi lo stile di scrittura molto più fluido rispetto al primo libro e, come in quello, ho apprezzato l'utilizzo di capitoli corti, che ti permettono di andare più veloce nella lettura.
Se c'è forse qualcosa che non ho apprezzato è che alcune cose riguardanti la magia e i vari poteri non vengono spiegate molto bene e che alcuni interventi magici sembrano essere inventati sul momento per risolvere la situazione tragica dei maji.
Il romanzo però è molto potente e l'ho trovato molto più interessante e scritto molto meglio rispetto al primo, che secondo me si dilungava troppo.
I temi affrontati in questo romanzo, la descrizione dei personaggi... tutto sembra mostrare un miglioramento nella scrittura dell'autrice.
Ho stranamente apprezzato in questo romanzo anche le storie d'amore, che nel primo romanzo mi avevano lasciato abbastanza indifferente.
Il romanzo, in generale, è un ottimo libro e un ottimo seguito. Continua perfettamente la storia precedente e lascia, con un finale a sorpresa e un cliffhanger da paura, spazio per il prossimo libro, che non vedo l'ora di leggere e avere tra le mani.
Spero che la mia recensione vi abbia incuriosito e spinti ad acquistare il libro se eravate indecisi.
In tal caso, buona lettura!
Nessun commento:
Posta un commento