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lunedì 6 luglio 2020
Recensione: Fondazione. Il ciclo completo #3 - Prima Fondazione
Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo di Prima Fondazione, il romanzo scritto nel 1951 con cui Asimov iniziò il suo Ciclo della Fondazione, conosciuto in Italia anche come semplicemente Fondazione o Cronache della galassia.
Insieme agli altri due romanzi della trilogia classica, Fondazione e impero e Seconda Fondazione, vinse il premio Hugo nel 1966 come miglior ciclo fantascientifico.
Si trattava, in realtà, di storie brevi apparse inizialmente sulla rivista Astounding Science-Fiction e poi unite insieme per formare il romanzo.
Il romanzo narra i primi duecento anni della storia della Prima Fondazione, fondata da Hari Seldon prima della sua morte.
La Fondazione, con lo scopo fasullo di istituire un'Enciclopedia contenente tutto lo scibile umano, in verità fu creata dal grande matematico perché riportasse la galassia alla sua gloria iniziale e fosse un faro di speranza e di scienza per i pianeti circostanti, considerati barbari, che avevano dimenticato addirittura l'uso dell'energia atomica.
Seldon però, aveva previsto che nel corso della storia del pianeta, Terminus, ci sarebbero state diverse "crisi", denominate appunto "Crisi Seldon", in cui la Fondazione avrebbe sperimentato appunto dei momenti di crisi, che potevano consistere in tentativi di invasione da altri pianeti ecc..., crisi che sarebbero dovute essere superate.
Vengono così raccontate tre diverse storie del pianeta Terminus e della Fondazione, che affronta tre crisi Seldon affrontate magistralmente da tre diversi statisti, che prendono il potere proprio rendendosi conto di quello che sta succedendo.
Dopo aver letto due libri in cui si raccontava la vita di Hari Seldon e la sua invenzione della psicostoria, in cui all'inizio lui nemmeno credeva, è strabiliante leggere di come dopo tutta una vita, Seldon sia riuscito davvero a sviluppare una scienza in grado di predire il corso della storia per così tanti anni, ma, ovviamente, mi è mancato leggere della sua figura e degli altri personaggi che lo accompagnavano. Quei libri davano l'idea di avere un maggiore filo logico e narrativo, mentre quest'ultimo libro, narrando di personaggi e di episodi staccati nel tempo, perde un po' fluidità nella lettura.
Effettivamente c'è un bel salto se si leggono prima i prequel, scritti anni dopo, e poi si ritorna a leggere la trilogia originale; lo stile, la sintassi... ovviamente c'è stato un cambiamento nella scrittura di Asimov durante tutti quegli anni, e direi forse anche un cambiamento nella concezione stessa della fantascienza.
I primi libri mi sono sembrati maggiormente interessanti: si esploravano diversi settori di Trantor e si scoprivano diverse culture, mi ricordava di più una puntata di Star Trek, e soprattutto c'era maggiore diversità, anche se comunque non eccessiva.
Sono una fan della fantascienza sia che essa sia classica che più moderna, ma devo essere sincera e dire che la fantascienza moderna la apprezzo di più perché appunto, dato che la fantascienza riflette i sogni e le possibilità attuali della popolazione, sentivo più rappresentati i miei sogni per il futuro.
Asimov, per esempio, parla nel futuro ancora di energia atomica, mentre credo che attualmente uno scrittore di fantascienza cercherebbe per il futuro una fonte di energia meno inquinante e pericolosa, più green diciamo.
Un'altra cosa che non apprezzo molto del futuro di Asimov è la mancanza di diversità: certo le donne vengono considerate al pari degli uomini, ma i protagonisti dei racconti di Asimov sono sempre uomini. In un futuro prossimo io mi immagino un mondo diverso, dove la sessualità e il colore della pelle siano più mischiati e integrati.
Ultima cosa che non mi piace (ma ripeto, amo Asimov quindi queste sono solo delle piccolezze) è la mancanza di vita oltre quella umana. Onestamente amo le forme di vita aliene e tutto quanto uno scrittore può inventare a proposito, ma quello che Asimov ha voluto creare è la storia dell'essere umano, che da un unico pianeta ormai dimenticato è riuscito a crescere grazie alle sue sole capacità e a colonizzare l'intera galassia.
Non vedo l'ora di leggere il resto del ciclo, ma se intanto volete leggere altre bellissime recensioni su questo romanzo, vi lascio qui gli altri blog che partecipano all'evento e ringrazio ancora Ylenia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzando l'evento e la Mondadori per aver fornito la copia omaggio del libro per una recensione onesta e sincera.
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