Pagine

giovedì 27 agosto 2020

Review Party: Pelle di Mille Bestie di Stéphane Fert


Buongiorno lettori!
Come va? Oggi vi lascio sul mio blog la recensione della graphic novel Pelle di Mille Bestie di Stéphane Fert. La graphic novel esce oggi per la Tunuè e per celebrarne l'uscita ho organizzato un evento che include anche l'utilizzo di Instagram. Non perdetevi tutti gli approfondimenti!
Ringrazio la Tunuè per avermi dato la possibilità di leggere quest'opera e per la copia omaggio, ma ricordo che il mio parere resta sempre onesto e sincero. 



Titolo: Pelle di Mille Bestie
Autore: Stéphane Fert
Casa editrice: Tunuè
Collana: Prospero's Books
Data di uscita: 27 agosto 2020
Pagine: 120 
Prezzo: 19 euro 

Voto: 4/5


La principessa Ronces, pur di evitare un matrimonio non desiderato, è disposta a fuggire. Aiutata dagli spiriti animali e dalla dedizione di Lou, riuscirà a far prevalere la libertà e la forza dell’amore sulla brama di potere e la morte.Un superbo adattamento dai Grimm che parla al cuore del lettore contemporaneo, e modula consapevolezza di genereumorismo, attenzione per i dettagli e personaggi articolati e ben caratterizzati.Il graphic novel ha il vinto in Francia il Prix BD du Festival des Imaginales d’Epinal. È, infatti, anche un viaggio nel fantastico tra rospi, lumache, serpenti, giganti, maghi, ragni luminosi e lettori maledetti dai desideri di castelli sommersi.Le illustrazioni sono puro piacere per gli occhi, con influenze sul disegno da Mary Blair a Mike Mignola, tra cui Lorenzo Mattotti, Alberto Breccia, Frederik Peeters, Art Spiegelman, Cyril Pedrosa e Taiyô Matsumoto. Anche la pittura ha un posto molto importante nelle ispirazioni di Stephane Fert: Gauguin, Matisse o Cézanne.

Con questa graphic novel, Stéphane Fert ha davvero superato se stesso. Ho letto tempo fa Morgana, che avevo notevolmente apprezzato per i temi, ma quest'opera, devo essere sincera, mi è piaciuta davvero molto di più. 
Ci sono diverse similitudini tra Pelle di Mille Bestie e Morgana: la presenza di un personaggio femminile protagonista forte e potente, che non si vuole piegare al destino contrario, la costante della tematica femminista, che ormai associo prepotentemente a questo autore... ma Pelle di Mille Bestie ha molto di più.

Sublime rielaborazione della fiaba Dognipelo dei Fratelli Grimm, la protagonista della graphic novel è la bellissima Ronces, abbandonata dal padre nella foresta alla cura di mille animali, che le forniscono tutto ciò di cui lei ha bisogno. 
Un giorno nella foresta arriva uno strano principe, Lou, che vuole scrivere un'enciclopedia botanica. I due giovani si innamorano, ma Ronces subisce una maledizione e scappa per salvare il suo amore. Lou però si metterà alla sua ricerca grazie all'aiuto della fata (o sarebbe meglio dire strega?) Margot, che gli svela quanto è successo: il padre di Ronces, il re Lucanus, che dopo la morte della moglie aveva abbandonato la figlia, aveva giurato di risposarsi solo con una donna più bella della defunta moglie. Vedendo un'immagine della figlia ormai cresciuta, re Lucanus andando contro ogni legge di natura si innamora proprio di lei e cerca di obbligarla a sposarlo. 

In questa graphic novel ho rivisto molti dei concetti che l'autore ha posto in Morgana, ma meglio sviluppati. Il femminismo è onnipresente e Ronces è una splendida protagonista femminile, ma in Pelle di Mille Bestie abbiamo anche Lou, che è un principe assolutamente sui generis: è basso e mingherlino, non sa combattere con la spada, ma ama le piante e vuole scrivere un'enciclopedia botanica. Lou fa scoprire a Ronces la magia dei libri, soprattutto dei libri di fiabe, che possono farti viaggiare con la fantasia. 
Mi è piaciuto vedere questa opposizione grafica tra Ronces, alta, formosa, enorme, e il piccolo Lou, basso e poco atletico, ma gentile e coraggioso, proprio l'opposto di come vengono rappresentati gli uomini normalmente, ma prototipo di un nuovo tipo di maschio, lontano da come il patriarcato impone agli uomini di essere. 

I personaggi di Pelle di Mille Bestie talvolta rompono la quarta parete: sanno benissimo di far parte di una favola e sanno che ne stanno rompendo tutte le regole. Fert infatti riprende gli elementi canonici della favola: la principessa, il principe, la fata, il re... ma li capovolge. Ronces non è l'adorabile principessa, ma una mangiatrice di uomini, Lou non è il cavaliere coraggioso senza macchia e senza paura... ma tutto questo ha reso la storia molto più interessante e molto più moderna. 

La storia è davvero bella, talvolta anche straziante, piena di elementi dark, e i disegni sono perfetti per mostrare questo aspetto della graphic novel. Fert ha proprio uno stile che mi piace da impazzire: amo i tratti stilistici, i colori... danno vita ad un'atmosfera fiabesca, per l'appunto.

Vi consiglio davvero di recuperare questo piccolo gioiello anche perché la traduzione italiana è fatta proprio bene: in alcune parti infatti i personaggi parlano in rima e il traduttore, Stefano A. Cresti, è riuscito a mantenere le rime anche in italiano. 
Insomma: storia interessante e moderna, disegni strabilianti, personaggi interessanti e ben scritti... cosa volete di più?

Vi lascio qui sotto le recensioni delle altre blogger che hanno partecipato all'evento e che ringrazio moltissimo per avermi dato fiducia. Andatevi a leggere tutte le loro recensioni, mi raccomando!





martedì 25 agosto 2020

Review Party: Monstress Vol. 4 - La prescelta


Buongiorno lettori!
Come stanno andando le vostre vacanze? Si sono già concluse? Non sono mai iniziate? 
Per farvi compagnia vi lascio qui sotto l'ultima recensione di questo review party che ci ha accompagnato per tutto agosto. La saga di Monstress si è conclusa (per ora), ma nuovi volumi sono sicuramente in attesa di essere pubblicati. 
Questo quarto volume avrà ribaltato le mie scarse aspettative?
Come al solito ringrazio Nia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l'evento e la Mondadori, che ci ha gentilmente fornito una copia ebook omaggio del fumetto. Ricordo che comunque la mia recensione resta frutto di opinioni personali ed è onesta e sincera. 


Titolo: Monstress Vol. 4 - La prescelta
Autore: Marjorie Liu & Sana Takeda
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Data di pubblicazione: 3 giugno 2020
Pagine: 176
Prezzo: 19 euro

Voto: 3/5

Maika e Corvin sono in viaggio attraverso una terra letale per ritrovare Kippa, alle prese con i suoi tremendi mostri. Ma quando Maika incontra uno straniero proveniente dal suo passato, la verità finalmente inizia a svelarsi. Maika sta per ottenere le risposte di cui è in cerca da sempre. Ma a quale prezzo? Nella guerra che si profila all'orizzonte, da che parte sceglierà di stare?

In questo volume, finalmente iniziamo a scoprire qualcosa di più sul passato di Maika Halfwolf e del mostro che vive dentro di lei, e scopriamo qualcosa di più anche sui poteri di Kippa, la piccola e adorabile volpe. 
In questo volume, se devo (e si, lo sono) onesta, ho notato un leggero miglioramento: trama più lineare e leggermente più comprensibile, dialoghi più corti e strutturati meglio, minori interruzioni... insomma si è fatto leggere molto più volentieri, ma purtroppo i difetti che ho trovato negli altri volumi non sono scomparsi: la trama generale resta troppo confusionaria, i dettagli si confondono così come alcuni personaggi, che ancora non riesco a distinguere per quanti sono e quanto sono simili (oh non so se sono io ad avere qualche problema), ma purtroppo non riesco a godermi questa storia appieno. 

Il worldbuilding resta sorprendente, così come la società descritta, in cui i matrimoni possono anche essere tra due persone dello stesso sesso! Adoro!
Poi gli arcanici sono stupendi, è incredibile osservare la fantasia della disegnatrice, che riesce ad immaginare creature con così tante caratteristiche particolari. 
In generale credo però che il tutto stia procedendo in modo troppo lento e vorrei che fosse successo qualcosa in più in questo volume. 
Non so adesso cosa farò, se procederò anche con i prossimi volumi, quando usciranno, o no. Onestamente non so se ho voglia di spendere per un prodotto che non mi soddisfa interamente, ma sono anche piuttosto curiosa di sapere come continua... Insomma, ci penserò!

Voi state leggendo questa saga? Fatemi sapere in un commento cosa ne pensate!




mercoledì 19 agosto 2020

Review Party: Monstress Vol. 3 - Rifugio

 

Buongiorno lettori!
Eccoci qui con il terzo capitolo di questa serie fantasy/steampunk pluripremiata!
Come ho già specificato, ringrazio Nia di Cronache di lettrici accanite per aver organizzato l'evento e la Mondadori per avermi fornito le copie ebook dei fumetti per la mia recensione, che ricordiamolo, è onesta e sincera.
Buona lettura!



Titolo: Monstress Vol. 3: Rifugio
Autore: Marjorie Liu & Sana Takeda 
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Data di pubblicazione: 27 novembre 2018 
Pagine: 180
Prezzo: 18 euro

Voto: 2/5

Maika ha passato la vita a imparare a combattere. Come potrà sopravvivere se l'unico modo per salvarsi è trovare degli amici? Tra manga e art déco, mostri terrificanti e seducenti streghe, il terzo capitolo della pluripremiata saga rivelazione del fumetto fantasy.

Here we go again.
Nulla, lettori, io ci provo e ci riprovo, continuo nella lettura nella speranza che questa serie possa appassionarmi, ma in verità ad ogni numero la storia per me onestamente peggiora e anche i disegni, che sono un capolavoro (ricordiamolo: uniscono il fumetto occidentale con il manga orientale) dopo un po' nella loro sovrabbondanza di dettagli stufano e sono eccessivi. 

In questo volume la protagonista, Maika Halfwolf, arriva in una città neutrale, dove trovano rifugio diversi Arcanici in fuga. 
Beh... si questo è quello che ho capito in generale. Poi come al solito ci sono le solite cose: persone che ricercano Maika per il mostro che risiede in lei e per il potere che le concede, il mostro che si sveglia e ha fame, Maika che cerca di capire qualcosa della sua vita... la trama non è onestamente andata molto avanti e solo alla fine dell'opera accade qualcosa di eclatante e degno di nota. 
In verità come al solito la trama resta confusa, i personaggi spuntano dal nulla e non viene spiegato chi sono, cosa fanno, i loro nomi... molti personaggi indossano delle maschere e onestamente risultano anche molto simili gli uni con gli altri dopo un po'. 
Onestamente, è un pastrocchio totale. Ho capito di più sulla trama leggendo la pagina Wikipedia del fumetto una volta conclusa la lettura. 

Mi dispiace parlare sempre male di questo fumetto, perché onestamente avrebbe un potenziale assurdo se fosse spiegato meglio. Forse semplicemente la forma della graphic novel gli sta stretta e sarebbe stato meglio un romanzo o una serie di romanzi, in cui la scrittrice avrebbe potuto dare frutto alla sua immensa fantasia e darci una storia comprensibile. Il mondo infatti è straordinario: una società simil-asiatica steampunk matriarcale, cioè stampiamocelo bene in testa: tutte le persone che detengono il potere e tutti i combattenti sono donne. Fantastico!
Vengono affrontati così tanti temi importanti come il razzismo, la guerra, la situazione dei profughi, la disabilità, minoranze sessuali... se il tutto fosse confezionato in un buon prodotto... beh sarebbe meraviglioso, ma purtroppo questo fumetto non fa per me. 
Non è comunque un prodotto per tutti, ci sono un sacco di trigger warning e alcune scene violente potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori, quindi se volete iniziarlo considerate anche questo. 

Ormai comunque continuerò con le recensioni perché ho iniziato questa storia e voglio finirla, ma ho perso la speranza di poter trovar piacevole il prossimo numero. La protagonista è abbastanza odiosa e l'unico personaggio che reputo degno di nota è Kippa, la piccola volpe, un personaggio troppo buono per quell'universo devastato dalla guerra e governato dalla brutalità. Lei è uno spruzzo di aria fresca, poi ha i tratti da volpe e la sua coda flufflosa è semplicemente adorabile. 
Poi ok, anche i gatti sono adorabili e disegnati benissimo. 
In sostanza, gli animali sono patatosi (concedetemi questo termine) e coccolosi e potrei continuare solo per loro, ottimo. 

Detto questo, vi lascio alle recensioni delle mie colleghe, che sicuramente hanno apprezzato Monstress molto più di me!
Grazie di aver letto la recensione e se volete fatemi sapere cosa ne pensate voi di questa graphic novel nei commenti!





mercoledì 12 agosto 2020

Review Party: Monstress vol. 2 - Sangue


Buongiorno lettori!
Oggi continuiamo con il review party del secondo volume della serie Monstress di Marjorie Liu e Sana Takeda, Sangue! Ringrazio ancora una volta Nia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato l'evento e la Mondadori per averci fornito i file della graphic novel per una recensione onesta e sincera. 



Titolo: Monstress Vol. 2 - Sangue
Autore: Marjorie Liu & Sana Takeda
Traduttore: Alessandra di Luzio
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Data di uscita: 7 novembre 2017
Pagine: 152 
Prezzo: 19 euro 


Voto: 2.5

Maika è in viaggio verso la città pirata di Thyria in cerca di risposte sul suo misterioso passato. Ma quello che troverà sarà una nuova, terribile minaccia.Sontuose atmosfere art déco invenzioni steampunk e creature mostruose per il secondo capitolo della saga rivelazione del fumetto nippo-americano.
Devo dire che, purtroppo, sono abbastanza amareggiata. Questa serie mi sta deludendo su tutti i fronti e sono amareggiata perché mi aspettavo davvero tanto, la graphic novel aveva un ottimo potenziale che purtroppo secondo me non è stato ben sfruttato. 
Anche i disegni, che dovrebbero essere il punto forte del romanzo (e lo sono davvero ragazzi, spettacolari!) a volte risultano un po' troppo ricchi e appesantiscono molto la pagina. 
Purtroppo il vero problema è che i difetti del primo libro vengono mantenuti e anzi, è stato anche notevolmente peggiore. Se al secondo capitolo ancora non ho capito nulla della trama e dell'ambientazione di questa serie... beh, abbiamo un problema. 
Tutto troppo confusionario, trama non lineare, personaggi che spuntano a caso e non viene minimamente spiegato chi sono. Nonostante questa serie sia piena di pagine anche di spiegazione, io continuo a non capire, e anzi queste parti di spiegazione in una graphic novel risultano anche abbastanza pesanti dopo un po', facendo sembrare che le parti scritte a volte domino sui disegni. 
Voglio continuare questa serie perché comunque sono speranzosa e voglio vedere come continua, ma ormai ho capito che lo stile di quest'opera non fa proprio per me. 
Quello che ho capito finora, comunque, è che la protagonista è Maika Halfwolf, una arcanica (anche se ha l'aspetto umano) che ha dentro di sè, non si sa esattamente come, un dio antico, che per secoli è stato addormentato, ma che adesso si è svegliato e ha fame. Insieme a lei viaggiano Kippa, una adorabile piccola volpe (la amo davvero tanto) e Master Ren, un gatto necromante. 
Se devo dire qualcosa di positivo, i gatti in questa graphic novel sono proprio disegnati meravigliosamente, tanto che vorresti accarezzarli. 
Un'altra cosa positiva è la diversità delle creature, disegnate nei minimi particolari, ma anche la diversità nel rappresentare le minoranze. Pensiamo che alla protagonista manca un braccio, ma ci sono anche altri personaggi non canonici. 
Altra cosa impressionante è poi che tutti i ruoli di potere sono rivestiti dalle donne, ed è effettivamente una cosa bellissima da leggere. 
Questo purtroppo non basta per migliorare un prodotto che aveva davvero tantissimo potenziale, ma che alla fine non mi ha intrattenuto, e che mi ha causato in verità molte più domande, dandomi al contrario pochissime risposte. 
Avrei voluto davvero apprezzare questo prodotto, non sapete quanto, perché i disegni da soli sono un capolavoro, ma i dialoghi e lo svolgimento della trama mi hanno costretto a dare un voto basso alla graphic novel. 

Ma questo, ripeto, è solo il mio parere! Ci sono tante altre e altri blogger che hanno letto il volume e lo hanno apprezzato, magari voi concorderete con loro!
Vi lascio qui il resto della truppa!



martedì 4 agosto 2020

Review Party: Monstress vol. 1: Risveglio


Buongiorno lettori!
Oggi sarebbe il mio primo giorno di vacanza, ma non mi fermo assolutamente con le recensioni. 
Per celebrare l'uscita del quarto volume di Monstress, vi presento l'inizio di una serie di fumetti molto particolari editi dalla Oscar Ink. 
Ringrazio Nia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato l'evento e la Mondadori per averci fornito il file del libro per una recensione onesta e sincera. 



Titolo: Monstress. Volume uno. Risveglio
Autore Marjorie Liu & Sana Takeda
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Ink
Data di uscita: 16 maggio 2017
Pagine: 208
Prezzo: 19 euro 

Voto: 3/5 

Marika è una sopravvissuta. La guerra si è presa il suo braccio sinistro. Ora lo spaventoso potere che è in lei vuole prendersi il resto. Tra steampunk e Kaiju, l'acclamata, sontuosa, magnifica rivelazione del fumetto nippo-americano
«Uno splendido racconto di magio e paura, crudeltà e sottomissione, che rivela cosa sia la natura umana e quali mostri alberghino in tutti noi. E poi ci sono i gatti, alcuni fra i più belli mai visti in un fumetto. Un gioiello.» - Neil Gaiman
Ambientato in una ucronica e suggestiva società asiatica matriarcale del primo Novecento, "Monstress" combina elementi del genere giapponese "kaiju" (quello dei mostri giganti e potentissimi come Godzilla) con contaminazioni estetiche di sapore steampunk.
Monstress è una graphic novel cruda e violenta, ma molto molto particolare.
 La storia inizia in medias res quando la protagonista, Maika Halfwolf, per ricevere delle risposte su sua madre e sulla sua vita entra come prigioniera e schiava nel palazzo delle cumae, in pratica delle streghe che utilizzano i corpi degli arcanici per ottenere un liquido molto potente in grado di curare le ferite e di compiere molti altri benefici. 
Questo mondo infatti è abitato dagli umani, dagli arcanici (delle creature molto particolari che possono presentarsi con caratteristiche fisiche differenti), che sono in lotta tra di loro, e poi dagli antichi dei, che però dormono e sono indifferenti a quello che succede.

All'inizio la storia è davvero poco comprensibile, da una parte perché inizia tutto all'improvviso e le autrici non ti danno modo di capire l'universo in cui ci troviamo, e anche quando le cose iniziano ad essere spiegate restano davvero molto confuse, dall'altra perché la stessa protagonista non ricorda molto del suo passato; ma in generale ho trovato le spiegazioni che hanno dato poco comprensibili. 

La trama in generale è molto confusionaria, ma i dialoghi sono scritti molto bene ed è sicuramente una graphic novel fantasy con elementi steampunk molto interessante, come non se ne vedono molte in giro, nonostante alcuni elementi che sono classici del genere. Maika infatti ha perso la memoria, ha solo una fotografia per ricordarle quello che sa sulla madre e cerca delle risposte. 
Ma, soprattutto, vuole capire cosa risiede dentro di lei, che ha tanta fame e la fa diventare un mostro. 

Maika è una ragazza singolare per essere un'arcanica: i suoi tratti sono umani, a parte un tatuaggio particolare posto sul petto, e durante la guerra è stata fatta schiava e ha perso parte del braccio. Nonostante questo è una guerriera formidabile e riesce senza problemi ad affrontare le streghe che hanno catturato molti arcanici, tra cui Kippa, un'adorabile bambina con tratti da volpe che decide di seguire questa ragazza così strana. 
Durante la loro fuga incontrano Master Ren, un gatto mandato a cercare Maika. I gatti infatti sono un'altra delle razze presenti sul territorio e sono molto odiati dalle cumae perché infidi e traditori. 

In generale la graphic novel è interessante e avrebbe ottenuto più punti se fosse stata scritta meglio, secondo il mio punto di vista, ma la cosa più bella di Monstress sono sicuramente i disegni, che uniscono i tratti occidentali con quelli dei manga giapponesi, creando un'unione davvero particolare. I dettagli delle illustrazioni sono fenomenali, i personaggi raffigurati perfettamente, ma anche qui c'è qualcosa che non mi ha del tutto convinto, anche se i disegni mi hanno notevolmente affascinata. 

Sono curiosa adesso di leggere i seguiti e cercare di capire di più sulla storia di Maika, di capire perché lei è diventata così com'è, e soprattutto di capire molto di più di questo mondo fantastico, che purtroppo per me rimane ancora un'incognita. 

Vi ringrazio di aver letto la mia recensione, se vi ho incuriosito leggete anche le recensioni delle altre blogger che hanno partecipato all'evento!



Recensione: Wolfsong - Il canto del lupo


Buongiorno lettori!
Oggi vi lascio sul blog la mia recensione del libro Wolfsong - Il canto del lupo  di TJ Klune. Ringrazio tantissimo Giusy di Divoratori di libri per aver organizzato l' evento e, sopratutto, la Triskell Edizioni per averci fornito la copia ebook del libro per una recensione onesta e sincera. 
Wolfsong è uscito il 27 luglio in tutte le librerie e, se lo comprerete sul loro sito, avrete un 10% di sconto. 

Vi lascio subito con la scheda del libro, la trama e la mia recensione, enjoy!



Titolo: Wolfsong - Il canto del lupo
Serie: Green Creek #1
Autore: TJ Klune
Traduttrice: Alice Arcoleo
Casa editrice: Triskell Edizioni
Collana: Rainbow
Genere: Paranormal
Data di uscita: 27 luglio 2020
Pagine: 548
Prezzo: 15 euro


Voto: 4/5



Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via.Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero.Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega.Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci.Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.

Wolfsong narra la storia di Oxnard Matheson, un ragazzo che a 12 anni vede il padre, un padre che è sempre stato violento e ubriacone, lasciare la loro casa e dargli un ultimo insegnamento: Ox era lento e stupido e le persone lo avrebbero preso costantemente "a calci in culo". 
Nonostante non sia l'esempio del padre perfetto, Ox (che ironicamente in inglese vuol dire "bue", un animale considerato lento e poco sveglio) ama quell'uomo e inizia a credere che potrebbe avere ragione. Ha sua madre, che è la donna più buona e dolce del mondo, ha Gordo, il proprietario dell'officina per cui lavora e i suoi colleghi di lavoro che lo amano come un fratello, ma a scuola Ox non ha amici, viene considerato stupido e la sua stazza incute timore. 
Questo, finché nella casa disabitata di fianco alla sua, vicinissimo ai boschi, torna a vivere la famiglia Bennett e incontra il piccolo Joe, che gli si aggrappa addosso e lo presenta alla famiglia perché "sa di lecca-lecca, pigne, qualcosa di epico e fantastico". 
Ox piano piano diventa membro della famiglia Bennett e viene considerato come un figlio da Elizabeth e Thomas, i genitori di Joe, Kelly e Carter, finché non scopre il loro segreto e diventa, alla fine, indissolubilmente legato loro e parte del branco, nonostante sia umano. 
Inizia però piano piano a prefigurarsi la minaccia di Richard Collins, un essere mostruoso che aveva rapito Joe e lo aveva torturato e spezzato dentro. Desideroso di vendicare la propria famiglia uccisa dagli umani, Richard vuole uccidere Thomas e diventare alfa del territorio dei Bennett, mentre il legame che lega Joe e Ox diventa sempre più forte...

Questo è un romanzo che parla di licantropi, di branco, di amore, di legami. Anche se Ox è umano, lui e sua madre si uniscono al branco dei Bennett, si legano a loro tramite un rapporto che non è comprensibile ad essere umano e iniziano ad allenarsi insieme a loro e, in un certo modo, iniziano a comportarsi come dei lupi, anche se non lo sono. 
Tra le cose che ho amato di più di questo romanzo direi che posso citare proprio il modo in cui nel romanzo l'autore descrive i pensieri che legano i personaggi mentre sono lupi, questo corsivo tutto attaccato che esprime benissimo il pensiero non umano ma istintivo dei lupi quando sono trasformati, un mezzo diretto ma naturale che ho amato tantissimo, perché percepisci l'amore, l'ansia, la preoccupazione che trasudano i loro dialoghi. 

Avrei preferito, però, che i rapporti che legano i licantropi tra di loro, gli alfa, i beta e gli omega, i clan... tutto questo fosse spiegato meglio e non lasciato al caso. Anche il personaggio di Ox è molto particolare e quello che riesce a fare non è spiegabile nemmeno dagli stessi personaggi, che si rendono subito conto che, nonostante Ox non sia un lupo, i suoi comportamenti e le sue reazioni ci vanno vicino ed è diverso da ogni persona abbiano mai incontrato prima. 

Il libro è per la maggior parte del tempo un romanzo ricco di humor e momenti divertenti, avrei letto per ore del rapporto tra Ox e i membri della famiglia Bennett, che essendo licantropi anche da umani si comportano in modo molto strano, considerando fondamentale il tocco e l'olfatto; amano abbracciare e stare molto vicini, praticamente appiccicati, per lasciare il loro odore su Ox. 
La relazione più bella è sicuramente quella tra Ox e Joe, vedere il loro rapporto evolversi, la gelosia, e poi la scoperta del loro amore... è tutto bellissimo ed è un peccato che tutto questo duri troppo poco e poi cambi notevolmente. 
Nonostante questo non mancano anche momenti tristi, anche se onestamente il cattivo non trovo sia riuscito benissimo come l'autore si aspettava e la battaglia finale non mi ha convinto del tutto. 

Il romanzo però alla fine mi è piaciuto molto, anche se ho preferito la prima parte, più frivola, alla seconda; mentre lo stile mi è piaciuto un sacco, anche se talvolta troppo ripetitivo. 

Vi consiglio di recuperare assolutamente questo romanzo se vi piacerebbe leggere una versione di Twilight con i licantropi, ma meno melodrammatica e più autoironica.

Ecco qui la mia recensione!
Ringrazio ancora la Triskell edizioni e vi lascio il banner dell'evento. Vi consiglio di leggere gli approfondimenti e le altre recensioni per scoprire molte altre cose su questo fantastico romanzo!