Buongiorno lettori!
Come va? Oggi vi lascio sul mio blog la recensione della graphic novel Pelle di Mille Bestie di Stéphane Fert. La graphic novel esce oggi per la Tunuè e per celebrarne l'uscita ho organizzato un evento che include anche l'utilizzo di Instagram. Non perdetevi tutti gli approfondimenti!
Ringrazio la Tunuè per avermi dato la possibilità di leggere quest'opera e per la copia omaggio, ma ricordo che il mio parere resta sempre onesto e sincero.
Titolo: Pelle di Mille Bestie
Autore: Stéphane Fert
Casa editrice: Tunuè
Collana: Prospero's Books
Data di uscita: 27 agosto 2020
Pagine: 120
Prezzo: 19 euro
Voto: 4/5
La principessa Ronces, pur di evitare un matrimonio non desiderato, è disposta a fuggire. Aiutata dagli spiriti animali e dalla dedizione di Lou, riuscirà a far prevalere la libertà e la forza dell’amore sulla brama di potere e la morte.Un superbo adattamento dai Grimm che parla al cuore del lettore contemporaneo, e modula consapevolezza di genere, umorismo, attenzione per i dettagli e personaggi articolati e ben caratterizzati.Il graphic novel ha il vinto in Francia il Prix BD du Festival des Imaginales d’Epinal. È, infatti, anche un viaggio nel fantastico tra rospi, lumache, serpenti, giganti, maghi, ragni luminosi e lettori maledetti dai desideri di castelli sommersi.Le illustrazioni sono puro piacere per gli occhi, con influenze sul disegno da Mary Blair a Mike Mignola, tra cui Lorenzo Mattotti, Alberto Breccia, Frederik Peeters, Art Spiegelman, Cyril Pedrosa e Taiyô Matsumoto. Anche la pittura ha un posto molto importante nelle ispirazioni di Stephane Fert: Gauguin, Matisse o Cézanne.
Con questa graphic novel, Stéphane Fert ha davvero superato se stesso. Ho letto tempo fa Morgana, che avevo notevolmente apprezzato per i temi, ma quest'opera, devo essere sincera, mi è piaciuta davvero molto di più.
Ci sono diverse similitudini tra Pelle di Mille Bestie e Morgana: la presenza di un personaggio femminile protagonista forte e potente, che non si vuole piegare al destino contrario, la costante della tematica femminista, che ormai associo prepotentemente a questo autore... ma Pelle di Mille Bestie ha molto di più.
Sublime rielaborazione della fiaba Dognipelo dei Fratelli Grimm, la protagonista della graphic novel è la bellissima Ronces, abbandonata dal padre nella foresta alla cura di mille animali, che le forniscono tutto ciò di cui lei ha bisogno.
Un giorno nella foresta arriva uno strano principe, Lou, che vuole scrivere un'enciclopedia botanica. I due giovani si innamorano, ma Ronces subisce una maledizione e scappa per salvare il suo amore. Lou però si metterà alla sua ricerca grazie all'aiuto della fata (o sarebbe meglio dire strega?) Margot, che gli svela quanto è successo: il padre di Ronces, il re Lucanus, che dopo la morte della moglie aveva abbandonato la figlia, aveva giurato di risposarsi solo con una donna più bella della defunta moglie. Vedendo un'immagine della figlia ormai cresciuta, re Lucanus andando contro ogni legge di natura si innamora proprio di lei e cerca di obbligarla a sposarlo.
In questa graphic novel ho rivisto molti dei concetti che l'autore ha posto in Morgana, ma meglio sviluppati. Il femminismo è onnipresente e Ronces è una splendida protagonista femminile, ma in Pelle di Mille Bestie abbiamo anche Lou, che è un principe assolutamente sui generis: è basso e mingherlino, non sa combattere con la spada, ma ama le piante e vuole scrivere un'enciclopedia botanica. Lou fa scoprire a Ronces la magia dei libri, soprattutto dei libri di fiabe, che possono farti viaggiare con la fantasia.
Mi è piaciuto vedere questa opposizione grafica tra Ronces, alta, formosa, enorme, e il piccolo Lou, basso e poco atletico, ma gentile e coraggioso, proprio l'opposto di come vengono rappresentati gli uomini normalmente, ma prototipo di un nuovo tipo di maschio, lontano da come il patriarcato impone agli uomini di essere.
I personaggi di Pelle di Mille Bestie talvolta rompono la quarta parete: sanno benissimo di far parte di una favola e sanno che ne stanno rompendo tutte le regole. Fert infatti riprende gli elementi canonici della favola: la principessa, il principe, la fata, il re... ma li capovolge. Ronces non è l'adorabile principessa, ma una mangiatrice di uomini, Lou non è il cavaliere coraggioso senza macchia e senza paura... ma tutto questo ha reso la storia molto più interessante e molto più moderna.
La storia è davvero bella, talvolta anche straziante, piena di elementi dark, e i disegni sono perfetti per mostrare questo aspetto della graphic novel. Fert ha proprio uno stile che mi piace da impazzire: amo i tratti stilistici, i colori... danno vita ad un'atmosfera fiabesca, per l'appunto.
Vi consiglio davvero di recuperare questo piccolo gioiello anche perché la traduzione italiana è fatta proprio bene: in alcune parti infatti i personaggi parlano in rima e il traduttore, Stefano A. Cresti, è riuscito a mantenere le rime anche in italiano.
Insomma: storia interessante e moderna, disegni strabilianti, personaggi interessanti e ben scritti... cosa volete di più?
Vi lascio qui sotto le recensioni delle altre blogger che hanno partecipato all'evento e che ringrazio moltissimo per avermi dato fiducia. Andatevi a leggere tutte le loro recensioni, mi raccomando!
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