Buongiorno lettori!
Come state?
Siamo arrivati all'ultima recensione prevista per la saga dei Bastardi Galantuomini, il cui ultimo libro, La repubblica dei ladri, è stato pubblicato nel 2013. Come forse saprete non sarà proprio l'ultimo libro della serie in generale, ma purtroppo dal 2013 ad adesso l'autore non ha fatto uscire nessun nuovo libro di questa incredibile saga e di questo mi dispiaccio molto.
Se siete curiosi di scoprire le recensioni degli altri due libri le trovate nel blog, e come al solito vi raccomando di non leggere questa recensione se non avete letto i libri precedenti, perché potrebbero esserci spoiler!
Detto questo, vi lascio alla scheda del libro e alla mia recensione.
Buona lettura!
Se siete curiosi di scoprire le recensioni degli altri due libri le trovate nel blog, e come al solito vi raccomando di non leggere questa recensione se non avete letto i libri precedenti, perché potrebbero esserci spoiler!
Detto questo, vi lascio alla scheda del libro e alla mia recensione.
Buona lettura!
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Titolo: La repubblica dei ladri (The Gentleman Bastard Sequence #3)Autore: Scott Lynch
Traduttore: Anna Martini
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 1 dicembre 2020
Pagine: 732
Prezzo: 18 euro
Trama: Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un… clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un'opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo. Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l'operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l'amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale. Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n'è andata. Ora si ritrovano nuovamente uniti in uno scontro. Di fronte all'unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell'amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.
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Ogni volta che leggo un romanzo di questa saga rimango impressionata da quanto sono enormi. Tutti i libri superano le 600 pagine e non mi capacito mai di come questi autori (George Martin potrebbe essere inserito nella lista) riescano a creare delle serie così lunghe riuscendo a mantenere l'attenzione del lettore e riuscendo a creare una trama ogni volta ben delineata e ricca di colpi di scena.
Nel primo volume, Gli inganni di Locke Lamora, abbiamo conosciuto per la prima volta i protagonisti della storia, Locke, Jean, Calo e Galdo, membri della banda di ladri dei Bastardi Galantuomini, e sin dall'inizio è aleggiato nell'aria il nome dell'unico membro femminile del gruppo creato da Catena, Sabetha, il grande amore di Locke.
Finalmente questo personaggio nominato più volte nei primi due romanzi ci viene presentato: Sabetha è un'orfana, anche lei acquistata dal Forgialadri. Dalla personalità forte e decisa, lei sente meno l'affezione verso i proprio compagni e soprattutto ha un rapporto conflittuale con Locke, perché se da una parte lo ammira e ne è innamorata, dall'altra si sente sostituita da lui nel gruppo, perché Locke assume subito su di sé il ruolo di capo e ideatore di inganni.
In questo terzo romanzo, Locke, in compagnia del suo insostituibile compagno Jean, finalmente ri-incontra Sabetha, che li ha abbandonati cinque anni prima, ma il loro incontro non sarà piacevole: essi infatti in questo romanzo sono avversari, in una lotta di voti che mette in contrapposizione due fazioni dei Maghi dell'Alleanza.
Nel secondo romanzo, infatti, Locke era rimasto avvelenato, ma era riuscito a far cadere l'Arconte di Tal Verrar. Nemici dei Maghi dell'Alleanza, non si aspettano di essere contattati proprio da uno dei loro capi, Pazienza, che non solo è pronta a salvare Locke dal veleno, ma vuole assumerlo per aiutarla affinché la fazione cittadina che lei sostiene vinca le elezioni, avvisandolo però che la sua avversaria sarà proprio Sabetha.
Locke, intelligente e astuto, in confronto a Sabetha sembra essere sempre secondo e il suo amore per lei lo trasforma: non è più il Locke brillante che siamo abituati a vedere, ma diventa un rammollito che si fa ingannare e non riesce mai ad intuire i suoi piani.
Mi è piaciuto incontrare finalmente la famosissima Sabetha, ma non so se mi ha colpito come mi aspettavo: da una parte ho compreso il suo personaggio e le sue motivazioni, ma dall'altra parte l'ho un po' odiata per come si comporta con Locke.
Per il resto il libro mi è piaciuto, anche se non arriva al livello del primo; dopo un po' infatti ci si annoia a leggere libri così lunghi e intricati, e in questo caso non penso che la trama fosse al livello dei libri precedenti, ma per fortuna dell'autore i due protagonisti riescono sempre a mantenere in piedi la scena.
Mentre il secondo libro mi era piaciuto maggiormente per la trama, ho amato questo romanzo soprattutto per i flashback, che mi hanno creato tantissima nostalgia. Questi flashback infatti, che mostrano il primo incontro tra Locke e Sabetha e poi il corso della loro storia, hanno dato modo di rivedere alcuni personaggi che ho amato come Calo e Galdo e padre Catena, quindi riportandomi col pensiero al primo romanzo, e queste parti mi sono piaciute davvero davvero molto.
Non posso dirvi altro per non spoilerarvi, ma alla fine del romanzo ci sono davvero molti colpi di scena che lasciano il lettore con una grande aspettativa, ma forse anche con l'amaro in bocca dato che è dal 2013 che Lynch non pubblica un nuovo romanzo, direi che sono passati anche abbastanza anni, no?
Con la speranza che fra poco esca il prossimo romanzo, vi ringrazio di aver letto la mia recensione e vi auguro una buona giornata!
Se avete tempo, recuperate anche le altre recensioni dell'evento, non ve ne pentirete!