Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo di un libro che ha avuto un accoglienza da parte del pubblicato spaccata a metà: a quanto pare a molti questo libro non è assolutamente piaciuto.
Volete sapere cosa ne penso io? Continuate a leggere e lo scoprirete!
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Titolo: La Stirpe della Gru
Autore: Joan He
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 19 gennaio 2021
Pagine: 456
Prezzo: 22 euro
Voto: 3.5/5
Trama: La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell'anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell'arena dei giochi di potere e diventa all'improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l'omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l'ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l'assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi'a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un'indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?
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Questo libro. Uff. Permettetemi di sbuffare un attimo, perché questo libro aveva delle grosse grosse possibilità. Questo libro poteva essere un capolavoro, ma purtroppo l'autrice non è riuscita a reggere il confronto con l'idea straordinaria che aveva in testa.
Anche i numerosi punti di forza che il libro possedeva non sono stati sfruttati al meglio, purtroppo.
Iniziamo con il primo punto: l'ambientazione. Il libro dovrebbe essere ambientato in un paese che ricorda l'Asia e principalmente il sud-ast asiatico. Paesi come la Cina o la Thailandia, per intenderci. Ma io non mi sono sentita catapultata in quei luoghi come è successo con altri libri, non riuscivo ad immaginarmi il luogo e le descrizioni. Alla fine nella mia mente c'erano volti e luoghi indistinti, che potevano essere ambientati in qualsiasi altro territorio.
I personaggi sono molto interessanti, ma a volte i loro comportamenti non vengono spiegati in una maniera logica, tutto sembra accadere per puro caso, senza una motivazione dietro. E la mancanza di spiegazioni mi ha dato molto fastidio. Facciamo un esempio: all'inizio del libro, per comprendere chi è l'assassinio del re, Hesina, la nostra protagonista, si reca da un'indovina (ricordiamolo, un crimine contro la legge, visto che gli indovini sono considerati dei mostri) che le dice che verrà aiutata da un detenuto con un'asta. Lei allora si reca in prigione e chiede al detenuto di essere il rappresentate al processo. E ora voi vi chiederete, questo detenuto si sarà domandato, "perché scegli proprio me che sono un criminale e non so nulla di leggi?" Beh io me lo sono domandato, ma in verità questo personaggio, Akira, non se lo chiede mai! E onestamente per me era davvero molto irrealistico e fastidioso.
Per il resto in verità più si va avanti e più si scoprono misteri nascosti, e si capisce perché un determinato personaggio ha agito in quel determinato modo.
Akira per esempio come personaggio per me è stata una mezza delusione: sia per la sua storia sia per i suoi comportamenti, non si capisce né perché decida di aiutare Hesina né cosa lo smuove. Onestamente, bocciato. Salvo invece altri personaggi come Cayan e Lilian, i fratelli gemelli di Hesina, che sono stati molto interessanti e riveleranno delle belle sorprese!
Passiamo a parlare della trama: lenta all'inizio, inesorabile come uno tsunami verso le ultime pagine. Credo che l'autrice abbia avuto un'idea geniale, il mondo che ha creato è interessante, ma l'ho trovato abbastanza incompleto. Non ci racconta nulla se non che prima i monarchi governavano con l'aiuto degli indovini e affamavano il popolo, così gli eroi, gli Undici, sono venuti in loro soccorso uccidendo tutti gli indovini che riuscivano a scovare e il regnante. Per il resto di questo mondo non sappiamo nient'altro e mai a quanto pare lo scopriremo!
Ebbene sì, perché dopo uno dei finali più sconvolgenti della storia (e anche molto molto aperto) Joan He ha annunciato che questo libro è autoconclusivo. Non scriverà un seguito. Onestamente credo sia proprio irrispettoso finire un libro in questo modo, quindi vi avverto che se volete iniziarlo ma non amate le storie interrotte, questo libro non vi piacerà!
Il libro in verità è molto piacevole, Hesina non è un cattivo personaggio, ma non mi ha impressionato particolarmente, e i temi descritti e i colpi di scena sono stati fenomenali. Non sapevo cosa aspettarmi, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Un tema che mi è piaciuto particolarmente, per esempio, è stato proprio il tema del trattamento degli indovini. Hesina infatti sente pena e pietà per gli indovini, e più si procede con la storia più lei simpatizza per loro. Si ragiona infatti dell'ingiustizia degli Undici, che per salvare le persone del popolo ne hanno costrette altre a morire e a nascondersi. L'obbiettivo della protagonista come regina è riuscire a cambiare i pensieri del popolo, che ancora crede che gli indovini siano malvagi e addirittura i colpevoli della morte del re.
Il libro bilancia quindi equamente lati positivi e negativi. Alla fine sono comunque felice di aver recuperato questo titolo e ringrazio la Mondadori per avermi dato la possibilità di leggerlo.
Ringrazio poi Nia di Reine de Livres per aver creato l'evento.
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e vi abbia fatto comprendere se questo libro può essere o no nei vostri gusti.
Purtroppo non posso parlarvi del finale, che è stata sicuramente la parte che mi è piaciuta di più.
Detto questo, grazie di aver letto e buona lettura!
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