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martedì 26 gennaio 2021

Review Party: I pirati dell'oceano rosso di Scott Lynch

 


Buongiorno lettori!
Come state? Io sto procedendo con le lezioni del Master e sono molto felice di come sta procedendo. 

Qui sotto potete leggere la nuova recensione del giorno, I pirati dell'oceano rosso di Scott Lynch, che vi raccomando di leggere, soprattutto se avete avuto modo di leggere Gli inganni di Locke Lamora e siete curiosi di recuperare il secondo volume!

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Titolo: I pirati dell'oceano rosso. The Gentleman Bastard sequence vol. 2
Autore: Scott Lynch
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 1 dicembre 2020
Pagine: 720
Prezzo: 18 euro

Voto: 3.75/5

Trama: Dopo un violento combattimento con la malavita che li ha quasi uccisi, Locke e il suo fedele compare Jean fuggono dalla città in cui sono nati e approdano agli esotici lidi di Tal Verrar per curarsi le ferite. Ma neppure all'estremità occidentale del mondo civilizzato possono riposare, e presto tornano a dedicarsi a ciò che sanno fare meglio: rubare ai ricchi e intascare il ricavato. Questa volta il loro obiettivo è oltremodo ambizioso: la torre di Peccapicco, la casa da gioco più esclusiva e più sorvegliata che ci sia. I suoi nove piani attirano una clientela facoltosa, e per giungere fino alla cima servono buon credito, comportamenti bizzarri... e un gioco semplicemente impeccabile. Perché c'è una sola regola importante che Requin, lo spietato padrone di Peccapicco, fa rispettare rigorosamente: chi bara avrà la morte. Per nulla intimoriti, Locke e Jean hanno elaborato una strategia che comprende bugie, trucchi e inganni per tutti e nove i piani... su su fino al favoloso caveau di Requin. Sotto mentite spoglie, compiono la loro meticolosa ascesa verso un obiettivo ormai vicinissimo… Ma qualcuno a Tal Verrar ha scoperto il loro segreto. Qualcuno giunto dal passato, che ha tutte le intenzioni di far pagare ai due sfacciati malviventi i crimini commessi. Ora avranno veramente bisogno di ogni grammo di astuzia per salvare le loro anime prezzolate. E potrebbe non bastare...

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Con I pirati dell'oceano rosso continuiamo a seguire le rocambolesche avventure del giovane ladro Locke Lamora e del suo fedele amico Jean Tennan, ormai in fuga dalla loro città natale, Camorr.
Il loro ambizioso progetto, arrivati a Tal Verrar, è quello di rubare dal signore di Peccapicco, la più grande sala da gioco della città, ma anche la più protetta, data la fama che ha il suo caveu, impossibile da penetrare.
Il loro piano sembra impraticabile, ma come se non bastasse, subiscono un agguato dai Maghi dell'Alleanza, risentiti per quello che Locke aveva fatto al Falconiere. 
La loro entrata in scena fa precipitare gli eventi, i due giovani vengono infatti messi al servizio, contro la loro volontà, dell'Arconte della città, Maximilian Stragos, che li obbliga a fingersi dei pirati in modo da riportare il pericolo della pirateria sulle coste di Tal Verrar, cosicché i Priori, i governanti della città, richiedano di nuovo il suo aiuto e in questo modo il suo prestigio e il suo potere si consolidino. 
Locke e Jean devono così affrontare questa nuova avventura in mare, che non eviterà di riservare loro numerose sorprese. 

Come al solito, sono molto stupita dalla grande forza immaginativa di Scott Lynch e dalla sua capacità di intrecciare le storie, nascondere i dettagli più importanti e poi colpire il lettore con un colpo di scena proprio quando non se lo aspetta. 
Come nel precedente, anche in questo libro si intrecciano più archi narrativi, più storie e più personaggi, un intreccio di bugie che solo il grande Locke Lamora può riuscire a tenere in mente. 

In questo volume, però, non ho trovato la fluidità che caratterizzava il primo romanzo, l'intreccio mi è sembrato più complicato e meno realistico, poco fluido, e alla fine non mi hanno convinta del tutto i numerosi passaggi e colpi di scena. Ho trovato poi molto lente e difficili le parti in mare, perché - giustamente - Lynch spiega molto minuziosamente i dettagli della vita in mare e tutte queste parole del linguaggio nautico per me erano difficili da comprendere e hanno rallentato notevolmente il ritmo della lettura. 

Una cosa che ho apprezzato però sono i personaggi. Locke all'inizio del romanzo infatti cade in depressione a causa degli eventi del romanzo precedente. Si sente responsabile per la morte dei suoi compagni e riversa questa delusione nell'alcool, e ferito per la battaglia avvenuta alla fine del primo volume, non vuole guarire. Jean invece cerca di ricominciare, di spronare Locke, ed è stato in verità proprio il mio personaggio preferito di questo secondo capitolo della saga ed ho empatizzato molto con lui. 
Vengono poi introdotti nuovi personaggi femminili molto ben riusciti come per esempio il capitano della Orchidea Velenosa Zamira Drakasha, una donna intelligente e forte, sicuramente potente, ma che mostra anche il suo lato tenero come madre di due bambini piccoli, un personaggio a 360 gradi, e il suo primo tenente, Ezri Delmastro, piccola di statura ma molto forte, in grado di tenere testa perfino a Jean. 

Mi dispiace che questo romanzo non mi abbia preso come il primo, che avevo anche trovato più interessate per l'ambientazione camorriana, che mi ricordava una Venezia medievale e dava al primo romanzo un'atmosfera che purtroppo questo romanzo ha perso. 
L'ho trovato comunque incredibilmente geniale e lascia il lettore con il fiato sospeso fino alla fine. Il romanzo infatti si chiude con un bel colpo per Locke, e vedremo solo nel prossimo libro come si potrà risolvere la situazione. 

Detto questo, ringrazio la Mondadori per la copia del libro e Nia di Cronache di Lettrici Accanite per aver organizzato il Review Party. 
Ringrazio però soprattutto voi che state leggendo questa recensione, se vi è piaciuta lasciate un commento del vostro passagio!

Buona lettura!



1 commento:

  1. Ciao! Si, Lynch ha davvero un grande talento nel tratteggiare i personaggi: principali e secondari sono ugualmente belli e carismatici.
    L'ambientazione diversa rispetto al primo volume non mi è dispiaciuta; libri ambientati su vascelli ne ho letti pochi quindi è stato un piacevole cambio di rotta.
    Vediamo cosa ci riserverà l'autore nel terzo volume, mi aspetto i fuochi d'artificio conoscendo Locke e Jean!
    Un salutone
    Leryn

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