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martedì 1 novembre 2022

Recensione: Contos. Racconti attorno al Fuoco di Letizia Loi

Buongiorno lettori e buon primo novembre!
Oggi vi parlo di un libro fresco fresco di pubblicazione, uscito ieri per la casa editrice Letterelettriche: Contos. Racconti attorno al Fuoco di Letizia Loi. 




Trama: 

Ogni terra ha le sue leggende, i suoi miti e le sue tradizioni, ma a volte non sono solo storie. Cosa si cela nelle ombre delle notti sarde?

A volte il mostro sotto al letto è reale, e la Sardegna pullula di contusu, vecchi racconti da fare accapponare la pelle. Ci sono persone, intere famiglie, che da secoli se ne occupano, salvano la gente e tengono il mondo al sicuro. Sei racconti mozzafiato alla scoperto del folklore e delle leggende della Sardegna, corredati dalle splendide illustrazioni a colori di Valentina Sannais.


Nel sito della casa editrice, il libro viene paragonato a Buffy e a Supernatural, due serie paranormal molto molto famose, e il paragone è certamente azzeccato. Contos. Racconti attorno al fuoco infatti, racconta la storia di Elena e della sua famiglia, che mentre all'apparenza potrebbero sembrare una tranquilla famiglia della Sardegna, in verità sono uno dei clan della regione di cacciatori di mostri!

La Sardegna, infatti, non è da meno agli Stati Uniti o all'Irlanda, per prendere esempio, in fatto di folklore e di mostri, come ho piacevolmente scoperto grazie a questo libro, ci sono tradizioni e favole che superano anche il cristianesimo. 

Il libro è strutturato in racconti molto brevi, in cui Elena, la protagonista, affronta ogni volta una delle creature del folklore sardo, investigando come meglio può. Insieme a lei c'è sempre la cugina, Sara. Elena è molto protettiva verso di lei e soprattutto vorrebbe evitarle la stessa vita a cui lei è stata costretta: una vita molto solitaria, sempre dedita al lavoro. 

Ogni racconto mi ha piacevolmente affascinato, adoro leggere libri e racconti sulla mitologia e sul folklore, e mi è piaciuto moltissimo scoprire le creature che il folklore sardo nasconde, insieme alle tecniche, alle filastrocche e alle piccole cose usate per evitare che i mostri compaiano e ti attacchino. 

La particolarità di questo libro è sicuramente la sua ambientazione, la Sardegna respira attraverso queste pagine, così come le sue tradizioni e la sua lingua. Ma non preoccupatevi, alla fine del libro è presente un glossario e ogni espressione viene tradotta. 

Il libro si legge in breve tempo e cioè è aiutato dal fatto che presenta capitoli brevi e veloci, cosa che io adoro. 
Anche se i racconti sono separati, alcuni personaggi, come il misterioso Simone, ritornano spesso e alla fine la storia si conclude con un colpo di scena incredibile.
Lo stile di scrittura è molto buono, ma non è stato in grado di staccarmi dalla narrazione, forse perché ancora un po' troppo "impostato", per i miei gusti. 

In generale, però, è stata una bellissima esperienza e se siete appassionati di mitologia e folklore, questo libro è davvero perfetto per voi!
Vi lascio il link della casa editrice dove potete trovare il prologo da leggere in anteprima, per farvi un'idea!

Ringrazio l'autrice che mi ha omaggiato con il file in anteprima e vi auguro una buona lettura! 

mercoledì 19 ottobre 2022

Recensione: Scholomance 2 - La prova finale di Naomi Novik

 



Buongiorno lettori!
Come state? 
Io oggi ho un forte forte forte mal di gola, ma spero di riprendermi. 
Oggi vi porto la recensione del seguito di Scholomance. Lezioni pericolose (qui trovate la recensione), per questo vi avviso di non leggere la recensione se non avete letto il primo libro, perché ci saranno spoiler!
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Titolo: Scholomance 2 - La prova finale
Autore: Naomi Novik 
Traduttore: 
Casa editrice:
Mondadori 
Collana: Fantastica
Pagine: 312
Prezzo: 19,90 euro
Data di uscita: 25 ottobre 2022

Trama: 
"Nella saggezza troveremo rifugio": così recita il motto della Scholomance. Qualcuno potrebbe persino sostenere che sia vero – peccato che qui la saggezza sia difficile da trovare, figuriamoci il rifugio… La nostra amata scuola, infatti, da sempre fa del suo meglio per "divorare" noi studenti, ma ora che sono arrivata all'ultimo anno e mi sono guadagnata in qualche modo una manciata di alleati, mi sono accorta che la Scholomance ha sviluppato un desiderio molto particolare… per me. E sebbene finora sia sempre riuscita a contrastare le ondate infinite di nefasti che mi ha scagliato contro tra un estenuante compito a casa e l'altro, non ho idea di come io e i miei compagni riusciremo a sopravvivere alla prova finale, il giorno del diploma. Certo, io potrei accettare il mio destino, abbracciare la stregoneria nera e salpare per acque molto meno pericolose. Sarebbe facile. Ma non ho intenzione di mollare. Non cederò ai nefasti né al destino. E soprattutto non alla Scholomance. Riuscirò a portare me e i miei amici fuori da questo posto orribile una volta per tutte, fosse l'ultima cosa che faccio.
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Con questo secondo volume ritorniamo in una delle scuole di magia più pericolose e oscure di sempre. Se pensate che Hogwarts sia pericolosa, beh, questo libro vi farà assolutamente ricredere. 

Il libro incomincia proprio dove il primo si era interrotto, con il monito della madre della protagonista, Galadriel detta "El", di stare lontana da Orion Lake, per cui in verità El si è presa una bella sbandata. 
In verità, alla fine del primo libro, le cose si erano mosse in una buona direzione: prima di tutto, nessuno pensava più dichiaratamente che El fosse una strega oscura, erano riusciti a riparare i marchingegno che avrebbe dovuto ripulire la sala del diploma dai nefasti, e, cosa più importante, El era riuscita a fare amicizia con due ragazze, Aadhaya e Liu, con cui aveva formato un'alleanza. 

Adesso, però, ci troviamo nell'anno del diploma e Galadriel e le sue amiche devono allenarsi duramente per affrontare la loro prova finale, senza nessuna sicurezza che i nefasti, e soprattutto i due grossissimi fautomachi ai cancelli, siano spariti. 
La scuola però sembra avercela con lei e fa di tutto per rovinarle i piani e farle sprecare una quantità di mana assurda, buttando contro di lei tutti i pochi nefasti rimasti in circolazione. Forse la scuola vuole che ceda alla sua natura e diventi una strega oscura? 

Devo ammetterlo, l'inizio così brusco mi ha un po' confuso, non mi ricordavo molto bene come era finito il primo libro, o in generale non ricordavo molto bene il contesto del libro, quindi all'inizio ho fatto parecchia fatica, anche per lo stile molto particolare dell'autrice di cui vi avevo parlato con più dettagli nella recensione del primo libro. 
Durante la lettura mi fermavo continuamente e la sintassi molto particolare in prima persona non mi ha facilitato le cose. 
Dopo un po', per fortuna, sono riuscita ad ingranare e mi sono ricordata cosa mi era piaciuto così tanto del primo libro. 

In generale trovo che io stessa sia molto cambiata in fatto di gusti da quando lessi il primo libro, quindi non so se mi sarebbe piaciuto tanto come allora, adesso, ma in generale lo trovo comunque molto geniale rispetto al panorama dei libri delle scuole magiche. 

La Scholomance mi era piaciuta moltissimo, nel primo libro, perché era un campo di guerra in cui i ragazzi dovevano combattere, contro la scuola e contro gli altri, per sopravvivere. Ogni cosa, dal cibo all'acqua, poteva essere corrosa o contaminata, ogni anfratto un nascondiglio per i nefasti, mi sembrava molto crudo mantenendo però l'umorismo dato dalla protagonista, ma di lei parleremo più avanti. 
Il seguito è stato molto più blando da questo punto di vista, dettaglio che può essere apprezzato oppure no, dipende da come uno desiderava che la storia proseguisse. 

Io onestamente non mi aspettavo quello che è successo, ma nonostante ciò penso che questo seguito mancasse del mordente e della sagacia del suo predecessore, l'ho trovato a tratti lento e molto lungo da ingranare, ma che si riprende per fortuna sulla parte finale. (La Novik ama i cliffhanger, state attenti). 

Prima accennavo alla protagonista, Galadriel, ed è tempo di parlare di lei: fantastica. Vorrei che tutti i protagonisti dei libri fossero così. Lei è scorbutica, sempre nervosa, acida, ma incredibilmente umana, e empatica e coraggiosa. Lei non vuole che nessuno muoia al diploma, non solo le persone a cui vuole bene, ma anche quelle che odia. Si tratta di una forza della natura, una strega potente, che sarebbe in grado di uscire da sola da quelle porte, ma decide di fare l'impensabile (è seriamente pazza). Leggere dal suo punto di vista è davvero divertente, ha un umorismo così strano e una visione del mondo così anticonvenzionale che non si può non amarla. 
L'ho apprezzata tanto perché passa la sua vita da emarginata, ma questo non le impedisce di voler aiutare il prossimo a sopravvivere, in un mondo in cui tutto le urlerebbe di essere egoista e pensare a se stessa. 
Ho trovato però assurdo la quantità incredibile di potere a cui arriva in questo secondo volume, sembra quasi indispensabile e l'unica strega potente in grado di poter attraversare i cancelli. Un po' irrealistico. 

La personalità così incredibile di Galadriel, però, cozza un po' con gli altri personaggi, a parte Orion, ovviamente. Ci vengono snocciolati così tanti nomi che alla fine i personaggi secondari diventano un po' un minestrone. Sono molto reali, si comportano da veri adolescenti e ho adorato questa cosa, ma alla fine molte persone non sapevo chi fossero o addirittura se fossero uomini o donne. 

Il mio voto finale è 3.5 stelline, mi è piaciuto ma con un po' di riserve, trovo però strabiliante lo stile così atipico di questo libro. Il finale ti fa venire una voglia assurda di recuperare il libro successivo immediatamente, e in generale, trovo che, nella valanga di titoli young adult che escono ultimamente, questo merita davvero un'occasione. 

Grazie e buona lettura!



sabato 15 ottobre 2022

Recensione: Foundryside di Robert Jackson Bennett

 Buongiorno lettori!

Come state? Io ho buone notizie in campo lavorativo, e anche per quanto riguarda le letture sono molto soddisfatta.
Oggi vi porto la recensione di un libro uscito da poco per Oscar Vault, Foundryside di Robert Jackson Bennett. Cosa ne penso? Lo saprete dopo la scheda del libro!

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Titolo: Foundryside. The Founders vol. 1
Autore: Robert Jackson Bennett
Traduttore: Lia Tomasich
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 4 ottobre 2022
Pagine: 600
Prezzo: 19 euro 

Trama: 
Sancia Grado è una ladra, e una ladra tremendamente brava. Il suo ultimo obiettivo, un magazzino sorvegliatissimo sul molo di Tevanne, non sembra per niente fuori della sua portata. Ciò che Sancia non sa è che quello che le hanno chiesto di rubare è un manufatto dal potere inimmaginabile, che potrebbe rivoluzionare la tecnologia magica delle istoriazioni. Le compagnie mercantili che controllano questo potere – l'arte di usare speciali segni per far diventare gli oggetti quotidiani senzienti – l'hanno già usato per trasformare Tevanne in una spietata macchina capitalista. E se dovessero riuscire a decifrare i segreti del manufatto, riscriverebbero il mondo stesso per adattarlo ai loro scopi. Nemici potenti vogliono Sancia morta e il manufatto per sé. E nella città di Tevanne non c'è nessuno che possa fermarli. Per avere una possibilità di sopravvivere e di fermare il letale processo che si è messo in moto, la ragazza dovrà schierare alleati improbabili, imparare a sfruttare il potere del manufatto e, soprattutto, dovrà trasformarsi in qualcosa che non avrebbe mai immaginato.
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Per me è difficile dire cosa penso esattamente di questo libro, perché l'ho iniziato con le aspettative sbagliate. 
Prima di leggerlo, infatti, avevo letto davvero di sfuggita la trama e la copertina mi dava emozioni e vibes completamente differenti da quelle che poi mi sarei trovata di fronte. 

La storia è raccontata dal punto di vista di Sancia Grado, una giovane ragazza dallo strano potere di poter toccare un oggetto e conoscerne la sua storia. Vive a Tevanne, una città in cui regnano le compagnie mercantili e il tutto ricorda effettivamente, dai nomi alla descrizione, a una città medievale italiana. Sancia, grazie ai suoi poteri, è una ladra incredibile, molto apprezzata, e all'inizio del libro deve compiere un grande furto. Un furto che le permetterà di poter scappare da quel posto. 

Con una grande critica sociale, infatti le Compagnie mercantili sono incredibilmente ricche e procurano ricchezza, ma solo per chi vive al loro interno. Tutti quelli che vivono a Foundryside, luogo di nessuno, vivono nella povertà e nel degrado, cercando di sopravvivere giorno per giorno. 
Ed è lì che vive Sancia. 

"Ogni innovazione che dà più poteri agli individui 
finisce inevitabilmente per dare molto, molti 
più poteri ai potenti". 

Se devo scegliere la parte che mi è piaciuta di più del libro, direi che la critica al potere e alla ricchezza sono le parti fatte meglio, che colpiscono il lettore e gli lasciano molto su cui pensare. 

Foundryside è un fantasy. Ma non è il fantasy che mi aspettavo, non è basato sulla magia, ma direi più sulla scienza, è questa è stata la prima cosa che non mi aspettavo. 
Il "sistema magico" di questo mondo infatti sono le istoriazioni, delle stringhe di scrittura che applicate sugli oggetti ne modificano la realtà. Così possono convincere le ruote a muoversi da sole o le pietre a essere più solide. 
Un'idea molto carina e originale, ma che non credo lo scrittore sia riuscito a spiegare benissimo o a rendere molto chiaro al lettore. 

In generale questa lettura, almeno per me, non dava molto né di fantasy né di libro per adulti. Per la prima critica, ammetto che magari partivo io dalle aspettative sbagliate, per la seconda critica, purtroppo è colpa dello stile di scrittura, che ho trovato eccessivamente semplice. 
La protagonista, Sancia, non è specificato quanti anni abbia, ma è molto giovane, ed essendo il libro narrato dal suo punto di vista, anch'esso sembra molto più young adult di quanto pensavo e non ero assolutamente pronta a questo. 

Mi aspettavo un epic fantasy adult, e questo non lo è. 
Ma per quello che è, è un romanzo interessante che si legge molto velocemente e con un sistema di "magia" molto interessante e innovativo. 
Sono seicento pagine, ma lo stile semplice e molto contemporaneo, lo rendono molto veloce da leggere. 

Non ho molto da dire nemmeno sui personaggi, perché nessuno mi ha colpito, e sebbene fossero presenti per molte pagine non li ho trovati descritti in qualche modo preciso, ma piuttosto lasciati crescere da soli dall'autore.

Il mio voto finale sarebbe un 3.5 su 5, con diciamo un po' di dispiacere per le mie aspettative deluse. Alla fine il libro è carino, molto interessante, ma per me personalmente non ha brillato. 

Vi ringrazio di aver letto la mia recensione!
Buona lettura!



mercoledì 28 settembre 2022

Recensione: Demone nel Bosco di Leigh Bardugo

 



Buongiorno lettori!
Come state? L'autunno è arrivato e qui è terribilmente uggioso e molto molto freddo.
Forse però è il clima perfetto per leggere Demon in the Wood, in italiano Demone nel bosco, la graphic novel prequel degli eventi di Shadow and Bone (Tenebre e ossa). 

Il Darkling o L'Oscuro è il mio personaggio preferito della saga letteraria creata da Leigh Bardugo, quindi ero molto curiosa di leggere la graphic novel a lui dedicata, espansione di un racconto presente in inglese e uscito alla fine del secondo volume, Rovina e Ascesa (Ruin and Rising).

Come sempre, però, le mie impressioni dopo la scheda del libro!
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Titolo: Demone nel Bosco 
Autore: Leigh Bardugo (storia), Dani Pendergast (disegni) 
Traduttore: Roberta Verde
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Data di uscita: 27 settembre 2022
Pagine: 216, illustrato
Prezzo: 19,90 euro 

Trama: 
Eryk e sua madre, Lena, hanno trascorso la loro esistenza fuggendo incessantemente da un luogo all'altro, con la convinzione che, forse, per loro non esista proprio un porto sicuro. Perché entrambi non solo sono Grisha, ma sono i più potenti e letali tra loro. Temuti da chi vorrebbe ucciderli e braccati da chi vorrebbe sfruttarne i doni, devono cercare di tenere nascoste le loro capacità ovunque vadano. Ma talvolta i segreti più pericolosi trovano comunque il modo di venire a galla... Questo graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, è il prequel di "Tenebre e Ossa", tassello indispensabile del GrishaVerse che permette di gettare un po' di luce sulle origini di un destino tanto grandioso quanto sinistro, quello del temuto e potentissimo Oscuro.
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Come ho scritto in precedenza, l'Oscuro (che da qui in poi chiamerò Darkling o Aleksander) è il mio personaggio preferito della saga del Grishaverse di Leigh Bardugo. 
In questa graphic novel esploriamo un episodio della sua giovinezza, che ci fa capire molto bene il suo pensiero e la sua crescita successiva. 

In quel periodo, infatti, lui e sua madre giravano senza meta, cercando semplicemente di sopravvivere. Non c'era nessuna città, nessun posto che accogliesse i Grisha, che venivano ancora visti come streghe malvage. 
Aleksander e sua madre, poi, devono stare ancora più attenti del normale, perché il loro potere di evocare le ombre viene visto in modo negativo anche dagli stessi Grisha. 

Mi è piaciuto leggere questa storia soprattutto perché si vede un lato non ben conosciuto del Darkling, un suo lato ancora dolce ed indifeso, dove si mostra la sua voglia di essere amato e accettato, di avere un amico. Il suo peregrinare costante, infatti, non gli permette di conoscere le persone, di avere una vita stabile, che è la cosa che lui più desidera al mondo. 

Tutto quello che succede nella graphic novel fa capire moltissimo del personaggio del Darkling, della nascita del suo desiderio di creare un posto sicuro per tutti i Grisha del mondo. 

Ho trovato che tutti i personaggi che compaiono, a partire dal Darkling e da sua madre, fossero davvero ben caratterizzati e il racconto ha una crudezza inaspettata, ma ben comprensibile. 

Non si può recensire una graphic novel senza parlare dei disegni: il tratto di Dani Pendergast mi è piaciuto tantissimo, raffigura bene la Ravka invernale, brulla e inospitale, e riesce a dare emozioni e tratti ben caratteristici a ogni personaggio. 
I colori sono stati forse la mia cosa preferita: mi sentivo immersa nella neve e nel suo luccichio al sole, una vera e propria magia. 
Mi è poi piaciuto molto come erano rappresentati i poteri Grisha, con quest'aria magica di un altro tempo. 

La storia è effettivamente ambientata molto molto prima, in una Ravka per noi nuova e diversa, di cui si è visto ben poco. Ma è comunque strano passare dalla trilogia, dove i Grisha vengono venerati, a un mondo dove vengono considerati dei mostri. 

In generale, anche se molto breve, la storia mi è piaciuta molto e sono stata molto felice di averla letta. 
Il Darkling è un personaggio davvero affascinante, se non forse il migliore tra quelli scritti dalla Bardugo (secondo la mia modesta opinione) e chi lo ama non può perdersi questa graphic novel appena uscita per Mondadori!

Buona lettura!


martedì 30 agosto 2022

Recensione: Hide - Unica regola: non farsi trovare di Kiersten White

 


Buongiorno lettori!
Come avete passato le vacanze estive? 
Spero vi siate divertiti e abbiate viaggiato in un luogo in cui volevate andare da un sacco, ma anche se siete rimasti a casa, lo scopo è staccare la mente e rilassarsi, no? 

Oggi vi porto la recensione di un libro in collaborazione con Mondadori, che ringrazio per avermi regalato l'ebook del libro, per quella che sarà una recensione onesta e sincera. 

Conoscete già Hide di Kiersten White? 
Se no, permettetevi di introdurlo. 
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Titolo: Hide. Unica regola: non farsi trovare. 
Autore: Kiersten White
Traduttore: Aurelia Di Meo
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Data di uscita: 30 agosto 2022
Età di lettura: Young Adult
Pagine: 216
Prezzo: 20,90 euro 

Trama: 
La sfida: trascorrere un'intera settimana a giocare a nascondino, dal sorgere del sole al tramonto, in un parco divertimenti abbandonato da decenni e fare di tutto per non essere presi (da chi non è dato saperlo). Il premio: denaro a sufficienza per rivoluzionare completamente la propria vita. Anche se gli altri concorrenti sono determinati a vincere – per ritagliarsi un futuro da sogno o sfuggire a un passato che li perseguita –, Mack è sicura di poterli battere tutti. In fondo, ciò che deve fare è nascondersi e lei, fin da bambina, non fa altro. Anzi, è proprio questa la ragione per cui è ancora viva mentre la sua intera famiglia è morta. Ma, quando capisce che l'eliminazione dei concorrenti nasconde qualcosa di sospetto, Mack comprende che il gioco è molto più sinistro di quanto potesse immaginare e che per sopravvivere sarà necessario unire le forze...
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In Hide Kiersten White cerca di creare una storia horror con elementi sovrannaturali per ragazzi. Quella che all'inizio doveva sembrare una semplice gara a nascondino, si rivela una gara molto più pericolosa, e la protagonista Mack e gli altri concorrenti devono combattere fino alla fine per sopravvivere. 

Iniziamo con la prima cosa che mi ha colpita, non proprio positivamente: lo stile. L'autrice utilizza frasi spiazzanti, brevi e concise, ognuna divisa da un punto netto che le aliena. Sono frasi secche e brutali, che non ti permettono di immergerti nella storia, ma ti lasciano negli angoli. 

Questo stile così alienante non permette nemmeno a tutti i personaggi della storia, quattordici concorrenti e altri secondari, di emergere positivamente nella lettura. 
Ognuno ha la stessa voce, lo stesso pensiero. 

Sono quattordici giovani che non hanno speranze, che hanno bisogno di un lavoro o vogliono velocemente avere successo, e l'autrice stacca brevemente dall'uno all'altro. Se da una parte mi è piaciuto scoprire i pensieri e i desideri di ogni personaggio, anche quelli che scompaiono subito, da una parte non permette a nessuno di spiccare positivamente. 

Lo stile alienante e i personaggi poco concreti non sono gli unici difetti che ho imputato al libro. Prima di tutto, il libro inizia in un modo e finisce in un altro. Questo credo sia colpa mia, perché non sono una grande fan del plot twist che l'autrice utilizza.  
Credo che sarebbe stata una storia ben completa e ben strutturata se si fosse continuato con il tema della "follia umana" dal principio alla fine, infatti mi è piaciuto molto l'inizio in cui si parla del parco giochi abbandonato e della tragica backstory della protagonista, mentre per il resto della storia si è scelto di usare un altro topos, che a me non è proprio piaciuto. 

Alla fine di questo libro non ho apprezzato nulla di particolare: la trama all'inizio sembrava molto interessante e mi era piaciuta, ma poi appunto è andata a parare verso temi che non sono nelle mie corde, e che comunque mi sono sembrati abbastanza visti e rivisti, i personaggi non spiccano per nulla e non lasciano nessuna emozione al lettore, lo stile è molto particolare e quindi non è facilmente leggibile... 
Mi dispiace molto criticare in questo modo un libro, ma ha a suo favore il fatto di essere molto breve e veloce, quindi si legge in fretta. 

Un altro tema molto interessante a cui l'autrice accenna, purtroppo anche in questo caso non espandendolo, è quello della critica sociale. 
Non posso andare nel dettaglio o vi farei spoiler della trama, ma in alcuni punti viene fatta un'accusa contro chi è potente e ricco e, soprattutto, non si preoccupa della vita umana di quelli più poveri e indifesi. Sarebbe stato più interessante se tutto ciò fosse stato maggiormente analizzato, perché alla fine anche nelle sottotrame di tutti i personaggi c'erano degli spunti molto interessanti, che però ecco "lasciano il tempo che trovano", il che è un vero peccato. 

Non è il primo libro scritto da Kiersten White, ma penso che sia stato proprio un "miss" per l'autrice, un flop diciamo. Sono sicura che in mano a qualcun altro questo libro sarebbe potuto diventare un capolavoro. 
Ho altri libri in libreria della White, quindi aspetto a dare un giudizio finale, ma se mi basassi solo su questo libro non credo che darei alla White un'altra possibilità. 

Detto questo, ci sono comunque spunti interessanti e se vi trovate davanti a questo libro in una libreria, il mio consiglio è comunque quello di dargli un'occasione, magari leggendo le prime frasi per capire se si tratta di qualcosa nelle vostre corde. 

Buona lettura!


venerdì 24 giugno 2022

Recensione: Ivy and Ruins di Sandy Giannotti


 Buongiorno lettori!
Oggi vi porto nel blog la recensione di un romanzo autopubblicato, Ivy and Ruins di Sandy Giannotti, uscito pochi giorni fa su Amazon e che trovate anche gratuitamente su Kindle Unlimited. 

Sono molto molto felice di averlo letto, e ancora più felice di potervene parlare. 

Di cosa parla? Ecco qui la trama: 

Everan Hargreaves sa quali insidie si celano dietro la bellezza spiazzante dei Fae e del Mondo Nascosto.
Lui e sua sorella Evans sono cresciuti a Rosedale, una piccola cittadina nascosta tra le montagne, immersa nel verde e circondata da rigogliose colline e costoni innevati.
Se Everan ha imparato a temere e a disprezzare il mondo Fae, Evans se ne è perdutamente innamorata. Ha finto di seguire tutte le regole del fratello e di stare alla larga dal Mondo Nascosto.
Sotto la collina dei Fae, la 
Sithbruaich, Evans danza ogni notte con Sylvain, il re della corte del Fae selvaggi. Lo stesso Sylvain che adesso sembra insolitamente interessato a Everan.
Inoltre, l’arrivo di un Fae misterioso, un 
Unseelie di nome Dark, scatena qualcosa in Evans, creando un legame inaspettato tra di loro.
Nel frattempo qualcosa di dimenticato e antico sembra essersi risvegliato a Rosedale: un cupo e vasto bosco di rovi ha diviso la città come una cicatrice.
Oscure creature hanno origine dal bosco, creature dimenticate e che persino i Fae credevano solo leggende.
Ed è proprio nel cuore pulsante del bosco di rovi, avvolta in bozzolo di spine, che si trova una creatura da incubo, il cui nome viene sussurrato con timore: 
Leannain Sith.
Il suo risveglio rischia di distruggere sia il mondo umano che il mondo Fae, e le verità che Evans ed Everan pensavano di conoscere.


Ivy and Ruins di Sandy Giannotti è un fantasy romance dalle ottime premesse e anche dai migliori risultati.
 
Il fulcro della storia è il Mondo Nascosto, che i protagonisti gemelli, Evans e Everan, sono in grado di vedere. Il Mondo Nascosto è abitato da creature magiche di tutti i tipi, ma le più importanti sono sicuramente i fae, discendenti degli elfi, bellissimi e misteriosi. Non possono mentire, quindi hanno imparato altri modi per piegare le parole alla loro verità. 

Evans è innamorata di quel mondo e balla ogni notte di luna piena nella corte di Sylvain, Everan ne è terrorizzato e cerca in tutti i modi di evitarlo. 
I due fratelli si stanno ormai allontanando e il loro rapporto si sta distruggendo per le bugie che si dicono, finché i loro percorsi si incrociano quando un pericolo per il mondo fae e umano non riemerge da un lago. 

La descrizione del Mondo Nascosto, dei Seelie e degli Unseelie, mi è piaciuta tantissimo, si vede che l'autrice è molto esperta in materia. 

Mi sono piaciuti poi moltissimo i personaggi, davvero ben descritti, Evans è una forza della natura, ma il mio personaggio preferito è stato sicuramente Everan, la cui storyline mi è piaciuta molto di più, e soprattutto il suo rapporto con il re dei fae, Sylvain. 
Si tratta di un personaggio più cupo, meditativo, più umano, non vedevo l'ora che ci fossero i suoi punti di vista.

La scrittura è ottima, c'è un bel lavoro di editing ed è davvero molto curato, come non ci si aspetterebbe da un romanzo autopublicato, non ci sono mai stati parti che non fossero ben costruite e ben descritte, e questo mi ha sorpreso davvero molto positivamente. 
Si vede quanto è importante questo romanzo per l'autrice, quanto ci ha speso dietro in tempo e denaro. 
 
Non c'è davvero nulla che non mi sia piaciuto in questo libro: i personaggi sono tutti bellissimi e interessanti, storyline e background ben scritti, le relazioni fantastiche. 

Non potevo chiedere davvero nulla di più: questo romanzo mi ha lasciato con il fiato sospeso in più momenti e non so contare quante volte mi sono emozionata. 

Se cercate un fantasy in cui la parte romance abbia molto peso, con due relazioni, una f/m e una m/m, scritte molto bene... beh, questo è il romanzo che fa esattamente per voi!


martedì 7 giugno 2022

COVER REVEAL: Ivy and Ruins di Sandy Gianotti

Buongiorno lettori!
Come state? 
Io oggi ho l'onore di presentarvi la copertina e la trama del nuovo libro di Sandy Gianotti, Ivy and Ruins, un fantasy che sembra super avvincente.


Non soltanto la copertina, ma anche la trama sembra stupenda!

“Non sembrava autentico, non ai miei occhi.
Era vittima della sua stessa natura e di una bellezza così profonda da essere dissonante.
Aveva lineamenti troppo affilati, orecchie troppo appuntite, occhi troppo verdi, capelli troppo rossi che sembravano fatti di fiamme e filamenti di rame.” 

Everan Hargreaves sa quali insidie si celano dietro la bellezza spiazzante dei Fae e delMondo Nascosto.
Lui e sua sorella Evans sono cresciuti a Rosedale, una piccola cittadina nascosta tra le montagne, immersa nel verde e circondata da rigogliose colline e costoni innevati.
Se Everan ha imparato a temere e a disprezzare il mondo Fae, Evans se ne è perdutamente innamorata. Ha finto di seguire tutte le regole del fratello e di stare alla larga dal Mondo Nascosto.
Sotto la collina dei Fae, la Sithbruaich, Evans danza ogni notte con Sylvain, il re della corte del Fae selvaggi. Lo stesso Sylvain che adesso sembra insolitamente interessato a Everan.
Inoltre, l’arrivo di un Fae misterioso, un Unseelie di nome Dark, scatena qualcosa in Evans, creando un legame inaspettato tra di loro.
Nel frattempo qualcosa di dimenticato e antico sembra essersi risvegliato a Rosedale: un cupo e vasto bosco di rovi ha diviso la città come una cicatrice.
Oscure creature hanno origine dal bosco, creature dimenticate e che persino i Fae credevano solo leggende.
Ed è proprio nel cuore pulsante del bosco di rovi, avvolta in bozzolo di spine, che si trova una creatura da incubo, il cui nome viene sussurrato con timore: Leannain Sith.
Il suo risveglio rischia di distruggere sia il mondo umano che il mondo Fae, e le verità che Evans ed Everan pensavano di conoscere.
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Trovate il libro disponibile su Amazon e Kindle Unlimited dal 21 giugno!
Cosa ne dite, vi ho convinti?