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giovedì 17 dicembre 2020

Review Party: Gli inganni di Locke Lamora. The Gentlemen Bastard sequence di Scott Lynch

 


Buongiorno lettori!
Come state? Siete pronti ad immergervi in una meravigliosa avventura high fantasy? Protagonisti sono i ladri e i malfattori, ma dopo Sei di Corvi direi che siamo pronti ad amarli, no?
Buona lettura!
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Titolo: Gli inganni di Locke Lamora (The Gentlemen Bastard sequence vol. 1)
Autore: Scott Lynch
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Data di uscita: 1 dicembre 2020
Pagine: 612
Prezzo: 18 euro

Voto: 4.5/5

Trama: 
Nella misteriosa città di Camorr un orfano ha vita dura, e spesso breve. Ma il giovane Locke Lamora riesce a eludere la morte e a non farsi catturare come schiavo, fino a diventare un furfante provetto sotto la tutela del Forgialadri, un talentuoso artista della truffa. A capo della banda di fratelli dalle dita leste, noti come Bastardi Galantuomini, Locke diventa presto celebre, e si fa beffe persino del più temuto re della malavita. Ma tra le ombre si annida qualcuno di ancora più ambizioso e micidiale. Di fronte a un sanguinoso colpo di stato che minaccia di distruggere qualunque persona o cosa che abbia un senso nella sua esistenza, Locke giura di sconfiggere il nemico al suo stesso gioco crudele. Costi quel che costi.
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Gli inganni di Locke Lamora è un high-fantasy dal sapore antico, ambientato in una città, Camorr, che ricorda la nostra Venezia medievale, con i suoi canali e con i suoi duchi e nobili dediti al piacere. 
Quando iniziamo a leggere il libro, il contesto in cui esso è ambientato è completamente oscuro, nulla infatti è lasciato al caso, ogni dettaglio è preciso, ma ignoto al lettore. Pian piano il libro si dispiega, dopo un'iniziale turbamento e difficoltà nella lettura, Camorr si apre e ci immergiamo tra le sue spire, seguendo le avventure di un giovane orfano della città, Locke Lamora, dall'infanzia all'età adulta. 
Il piccolo Locke Lamora infatti si intrufola nella banda di bambini acquistati dal Forgialadri per essere trasformati in borseggiatori di professione - questo infatti rimane ai bambini orfani, a parte la schiavitù. 
Locke è bravo a rubare, lo ha fatto sempre per sopravvivere, ma è anche avventato e un suo piano porta alla morte dei suoi compagni. 
Il Forgialadri può allora fare due cose: andare da Capa Barsavi e richiedere la sua testa oppure venderlo; e lo compra Mastro Catena, un Bastardo Galantuomo. 

Mastro Catena, che si finge un sacerdote del Dio Perelandro, accoglie Locke nella sua banda e gli insegna come essere un ladro istruito. Locke studia infatti le lingue, tanto da sembrare un madrelingua, la matematica, gli usi e i costumi di vari ceti sociali... tutto per prepararlo a qualsiasi evenienza e per fingersi chiunque egli voglia. L'obbiettivo di Catena è infatti quello di istruire dei giovani a rubare ai nobili, un atto che in teoria sarebbe illegale anche per i ladri, dato che vige una regola tra la polizia, i ladri e i nobili, detta Pace Segreta, per cui la polizia lascia in pace i ladri se non vengono derubati i nobili. 

Gli interludi ci raccontano la vita di Locke sotto la protezione di Padre Catena, ma la trama principale si svolge anni dopo, quando Locke, che compensa la sua mancanza di forza fisica con un cervello fino e attivo, è il capo della banda e sta organizzando un colpo ai danni di Don Salvara, un nobile di Camorr. Tutto sembrerebbe andare bene, Capa Barsavi non sospetta nulla e anzi tiene in grande considerazione Locke e la sua banda, che considera dei piccoli ladri di quartiere, e il colpo a Don Salvara sta filando benissimo; ma in breve tempo molti garristi vengono trovati uccisi e si parla di un certo Re Grigio, che porta vendetta contro Capa Barsavi e vuole minarne il dominio. Questa figura, all'inizio appena nominata, inizia a diventare molto reale e molto pericolosa, minando la stessa sopravvivenza della banda dei Bastardi Galantuominini. 

Quando ho iniziato a leggere il libro sono rimasta molto colpita dallo stile di scrittura, appassionante e descrittivo, ma la lettura non è proceduta molto velocemente a causa della difficoltà nel districarmi con l'ambientazione, come ribadito in precedenza. Questa difficoltà mi ha portato a trovare difficile l'inizio del libro e a non connettermi facilmente con la storia, ma procedendo con la lettura nonostante non venissero comunque date spiegazioni, sono riuscita da sola a comprendere i diversi dettagli, ed ho ancora più apprezzato l'immaginazione e l'inventiva di Scott Lynch. 

Se vi aspettate un epic fantasy nello stile di Brandon Sanderson e Patrick Rothfuss vi suggerirei di cambiare opera, perché non è questo il libro a cui Lynch aspira. Gli elementi fantasy presenti infatti sono pochi e tutti di contorno, ed anche per questo all'inizio si fa fatica, perché questi elementi vengono dati per scontati. 
Più si va avanti e gli intrighi di Locke procedono però, più si dimenticano le difficoltà iniziali e ci si appassiona alla storia. 
Il libro da questo punto di vista è geniale, ci sono continui colpi di scena e vi posso assicura che nulla è quello che sembra. Sono rimasta con il fiato sospeso davvero tante volte, e nonostante la trama non sia difficile da seguire, sono rimasta davvero stupita da quanto fosse descritta bene. 
Altro punto di forza del romanzo sono sicuramente i personaggi: scritti benissimo, ben differenziati e ben descritti, un consiglio: non affezionatevi troppo, non si può mai sapere in questi romanzi. 

Il romanzo mi è piaciuto davvero molto: avventuroso, ricco di pathos, ambientazione particolare... ha davvero tutto quello che una persona cerca, e spero piacerà a voi quanto è piaciuto a me!

Grazie di aver letto la recensione, se volete lasciare un commento mi farebbe molto piacere!
Buona lettura!









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