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mercoledì 29 luglio 2020

Recensione: Mary. La ragazza che creò Frankenstein


Titolo: Mary. La ragazza che creò Frankenstein 
Autrice: Linda Bailey
Traduttrice: Eleonora Dorenti
Illustratrice: Jùlia Sardà
Casa editrice: Rizzoli
Data di uscita: 14 luglio 2020
Pagine: 50
Prezzo: 18 euro


Voto: 4/5

Mary è una sognatrice. Immagina cose mai esistite, costruisce castelli in aria. Questa è la sua storia: la storia di come nasce una scrittrice e di come si dà vita a una leggenda.Un racconto da brividi, un antico castello, una creatura senza vita, incredibili scoperte scientifiche e una notte di tempesta. Sono questi gli elementi che Mary, a soli diciotto anni, cuce insieme con ago e filo per dare vita a un personaggio indimenticabile e a uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi… Frankenstein.

Mary è una ragazzina che sogna ad occhi aperti e inventa continuamente storie per passare il tempo. Mary è figlia di Mary Wollstonecraft, una donna straordinaria, una delle primi scrittrici femministe, che ha scritto La rivendicazione dei diritti della donna.
Mary non è una ragazza come le altre: è impulsiva, libera, intelligente. A 16 anni scappa con il poeta Percy Bysshe Shelley e percorre l'Europa insieme a lui, finché una sera, quando Mary ha 18 anni, si ritrovano insieme al grande poeta Lord Byron e al medico Polidori in una casa sul lago, durante una notte di tempesta. Lord Byron legge delle storie dell'orrore e alla fine della serata nasce una sfida: dovranno scrivere loro stessi un racconto dell'orrore e decretare il migliore.
Mary all'inizio non ha idee, finché una nuova scoperta scientifica non le fa venire in sogno l'immagine di un uomo composto da pezzi di diversi cadaveri e riportato in vita con l'elettricità. 
La sua storia dell'orrore così prende vita e nove mesi dopo nasce Frankenstein, il romanzo che portò Mary Shelley a diventare famosa. 

In questo libretto illustrato la storia di Mary Shelley e la creazione del mostro di Frankenstein viene narrata attraverso dei disegni meravigliosi, che esprimono perfettamente il sentimento gotico che pervade la storia. 
Ho davvero amato in modo assurdo questi disegni, che rendono perfetto questo piccolo albo illustrato basato sulla prefazione che la stessa Mary scrisse tredici anni dopo l'uscita del libro. 

Mary infatti era una donna unica, figlia di una donna altrettanto unica, che purtroppo morì undici giorni dopo aver dato alla luce la bambina, che non smise mai però di amare e venerare la madre. 


Nonostante sia un libro davvero corto, appena 50 pagine, mi sono davvero innamorata e ringrazio la Rizzoli che ci ha dato la possibilità di leggerlo. Non vedo l'ora di poterlo avere tra le mani e ammirare dal vivo questi disegni, che ti riportano dentro un sogno o una fiaba.

Consiglierei questo piccolo albo a tutti gli amanti di Mary Shelley e della sua storia, ma soprattutto a chi ha dei bambini, per far conoscere loro la storia di una grande donna, che però ha iniziato come molti di noi: solo come una bambina un po' problematica e sognatrice, che si perdeva nelle pagine dei libri. 

Volete leggere altre recensioni? Qui trovate tutti i partecipanti all'evento! Non perdeteveli!


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