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martedì 28 settembre 2021

Recensione: "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid

 


Buongiorno lettori! 
Dopo aver letto uno dei libri più belli dell'anno (stiamo parlando di Le streghe in eterno di Alix E. Harrow di cui trovate la recensione qui), settembre avrebbe potuto riservarmi niente di meglio? Beh, incredibilmente sì, perché non avevo ancora considerato I sette mariti di Evelyn Hugo!
Questo libro è stato tanto osannato, e con la mia recensione scoprirete perché!
 
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Titolo: I sette mariti di Evelyn Hugo
Autore: Taylor Jenkins Read
Casa editrice: Mondadori 
Collana: Oscar fantastica 
Data di uscita: 7 settembre 2021
Pagine: 420

Trama: 
Chi è stato il vero amore della sua vita? È quella la madre di tutte le domande. L'esca del libro. Sette mariti. Quale ha amato di più? Qual è stato il suo vero amore?

Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex "divina" di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile. I sette mariti di Evelyn Hugo è un viaggio affascinante attraverso lo splendore della vecchia Hollywood e le difficoltà del nostro tempo, che mette in scena due indimenticabili figure di donne, alla scoperta di cosa significhi – e di quanto costi – la verità.

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Dopo una full-immersion di lettura di un giorno, mi trovo nella spiacevole situazione di non saper cosa dire di questo libro, perché dopo che un libro ti ha preso così tanto da non riuscire a smettere di leggerlo, quando sei così presa che potresti anche dimenticare di bere e mangiare... come lo commenti? 
I sette mariti di Evelyn Hugo è stato osannato, e secondo me il motivo c'è ed è valido: è un capolavoro. 
Ok, direte non sono parziale, e forse è vero, ma davvero, vi giuro, è tremendamente bello
La prima cosa che ho amato? Lo stile di scrittura. Taylor Jenkins Reid ti trascina in un mondo fatto di diamanti, champagne e dive del cinema. Ti senti catapultato in questo mondo che effettivamente non esiste, perché non è mai esistita una Evelyn Hugo nella storia del cinema, ma la cosa sembra un particolare di poca importanza, perché tutto è descritto in una maniera incredibile, io ero nella storia, ero lì con i capelli cotonati e un abito col corsetto, che ammiravo Evelyn Hugo in tutta la sua bellezza. 
E se il libro funziona è proprio per lei, per Evelyn, assoluta protagonista. Personaggio positivo o negativo? Non importa, anzi non mi interessa, perché per me era diventato molto di più di un nome scritto su un foglio, era lì, vicino a me, la migliore amica e poi mia moglie e poi la donna che odiavo più di ogni cosa al mondo. Ne ero innamorata e ammaliata, perché così realistica da bucare la carta, nella sua forza, nella sua profondità, nella sua crudeltà e nella sua dolcezza. 
Poche volte credo sia riuscito ad un autore o a un'autrice di creare un personaggio così tridimensionale. 

Il libro poi funziona per i personaggi, profondi, e i legami che si creano tra di loro. Ciò che mi ha convinto di più non sono solo state le storie d'amore, infatti. Ma le amicizie: l'amicizia che lega Evelyn al suo migliore amico, produttore e poi marito, Harry Cameron, è un rapporto che va oltre a una banale amicizia. La Reid infatti esplora un concetto che io adoro e in cui credo moltissimo: la tua anima gemella non deve essere per forza la persona che ami in senso romantico, la tua famiglia non devono essere per forza i tuoi genitori. Le amicizie vere, gli amori veri, superano tutto il resto. 

Per il resto, il filtro Hollywood con cui questo libro è narrato mi ha portato un sacco di nostalgia per un periodo storico in cui non sono vissuta e di cui non sapevo neanche di provare la mancanza. 

Vorrei parlare molto più in profondità del personaggio di Evelyn e della storia, ma non voglio rischiare di spoilerarvi nulla. 
Sono soltanto così felice di averlo letto, di aver scoperto Taylor Jenkins Reid e il suo talento. 
C'è soprattutto una sotto(?)trama LGBTQ+ trattata divinamente: se siete come me ed è un elemento che vi sta a cuore vi consiglio ancora di più di prendere in mano questo libro. 

Non penso di trovare molti altri che mi porterò nel cuore come I sette mariti di Evelyn Hugo, e mi auguro che piacerà tanto anche a voi ♡


 Silvia


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