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domenica 31 ottobre 2021

Presentazione del romanzo: "Drepanum. La falce insanguinata" di Alessia Piemonte


Buongiorno lettori!
Oggi ho l'onore di presentarvi un romanzo in uscita oggi per una nuova casa editrice, la Dark Abyss Edizioni, che già dalla qualità del suo primo romanzo e per le scelte editoriali mi ha altamente sorpreso e mi aspetto un grande futuro!
Una cosa che adoro di questa casa editrice sono soprattutto i nomi dati per le collane editoriali, tratti da streghe realmente esistite! Dato che il libro che vi presento oggi: Drepanum - La falce insaguinata di Alessia Piemonte  è un giallo poliziesco fa parte della collana Madre Shipton, una strega uccisa nel 1561. Accusata di leggere il futuro con metodi demoniaci e capace di evocare demoni e spiriti infernali.

Se volete conoscere meglio questa nuova fantastica casa editrice, vi lascio qui il loro sito. 
Volete invece scoprire chi è Alessia Piemonte, la straordinaria giovane autrice? Troverete una sua "intervista particolare" sul blog Nerd's Bay il 3 novembre! Io non vi rivelo nulla (sshhh!). 

Grazie al supporto della casa editrice e di Emanuela A.Imineo, direttore editoriale, io e altr* blogger siamo riuscit* ad organizzare un bellissimo evento! 
Ecco qui le tappe: 

  • 31 ottobre: presentazione del libro su tutti i blog!
  • 1 novembre: leggenda della Falce su Libri riflessi
  • 2 novembre: focus su Trapani su In punta di carta
  • 3 novembre: Intervista particolare su Nerd's Bay
  • 4 novembre: focus sui personaggi sul mio blog!
  • 5 novembre: focus sullo stile di scrittura su The enchanted library
  • 6 novembre: recensione su tutti i blog!
Ringrazio ancora moltissimo la casa editrice e l'autrice che ci hanno permesso di leggere in anteprima il loro romanzo e vi presento, finalmente, il libro!

Titolo: Drepanum - La falce insanguinata
Autrice: Alessia Piemonte
Casa editrice: Dark Abyss
Collana: Madre Shipton
Data di uscita: 31 ottobre 2021
Pagine: 378 
Prezzo: 13,50 euro

Trama: 
Trapani, la città dei due mari, la città delle panelle, delle busiate al pesto… la città della Mano Nera.A Mano Niura, così il commissario Alberto Baldarotta ha chiamato lo spietato killer che da
anni imperversa in città, mietendo vittime. L’omicidio della giovane Letizia Gandolfo si intreccia con la scomparsa del cronista Cesare Bonanno, e le indagini portano dritto alla Mano Nera Sarà solo l’inizio di un incubo che stringerà gli investigatori nella spirale mortale del crudele assassino. Ogni tessera del puzzle chiede, però, un tributo di sangue; le prede cadono in trappola, una
dopo l’altra. Il Commissario e la sua squadra scaveranno nella malavita di Trapani, fra i dedali sordidi e nefandi di una città che respira il mare mentre è ferita senza tregua dalla bestiale malvagità dell’uomo. Baldarotta, investigatore tenace e testardo, padre affettuoso e amico sincero, non si arrenderà fino a quando non sarà certo che A Mano Niura non potrà più nuocere.




Spero proprio di avervi attirato e spinto a provare a prendere in mano questo nuovo romanzo, ma non preoccupatevi! Leggete le prossime tappe e le recensioni per sapere quanto vale la pena Drepanum. La falce insaguinata! Buona lettura ♡

venerdì 29 ottobre 2021

Recensione: "Cemetery boys" di Aiden Thomas

 


Buongiorno lettori e lettrici!
Come state? Io in questo periodo ho sempre sonno *sbadiglia*, non sono proprio fatta per svegliarmi presto la mattina. 
Sono così contenta che grazie all'evento organizzato da Paranormalbookslover, che ha realizzato anche queste fantastiche grafiche, ho potuto leggere un libro per me tanto atteso, Cemetery Boys di Aiden Thomas. 
Vi aspetto poco più giù con la mia recensione! 
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Titolo: Cemetery Boys
Autore: Aiden Thomas
Casa editrice: Mondadori
Traduttrice: Martina Del Romano
Collana: Oscar fantastica
Pagine: 408 pagine
Data di uscita: 26 ottobre 2021
Prezzo: 20 euro 

Trama: 
Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l'aiuto di Maritza, sua cugina­ nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell'aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d'altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare…
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Poche volte ho letto un libro tutto d'un fiato, come ho fatto con Cemetery Boys. La storia infatti ha un bel ritmo, mai troppo lento e mai troppo veloce, interessante e che ti lascia l'ansia di proseguire. 

In poco tempo mi sono innamorata dei personaggi, che secondo me sono il punto di forza del romanzo, perché anche con pochi tratti sono tutti sempre chiari e ben descritti, si capisce subito la loro storia e il loro carattere, ed è davvero incredibile. Mi sono innamorata soprattutto dei tre protagonisti: Yadriel, un ragazzo trans timido e dolce, ma anche fiero e coraggioso, che cerca di dimostrare chi è in un mondo che non è ancora pronto ad accettarlo; Maritza, sua cugina, avventata e orgogliosa, pronta a fare di tutto per la sua famiglia; e infine Julian, lo spirito che Yadriel richiama, un ragazzo che sembra dall'aspetto un duro senza cuore, ma che invece poi si rivela la persona più protettiva e dal cuore d'oro di tutte. 
La cosa che mi ha sorpreso è che anche gli altri personaggi, anche se compaiono per poco tempo, sono descritti così bene da sembrare reali: non è una capacità che hanno tutti gli scrittori e Aiden Thomas ha davvero un talento nel creare i personaggi e soprattutto nel farti affezionare a loro e alla loro storia. 

La trama del libro è interessante, ma il suo svolgimento forse è la parte che lascia più a desiderare. Infatti, almeno personalmente, ho capito subito chi fosse il colpevole del mistero, quindi non è stata una grande sorpresa, e parlandone un po' in giro ho capito che era una cosa abbastanza comune. 
Come mi hanno detto, però, e io concordo, non penso proprio che il mistero sia la parte più importante di questo romanzo: la parte più importante è la crescita personale di Yadriel, il suo rapporto con la famiglia e con Julian, la sua trasformazione. 
Yadriel, come anche Aiden Thomas, l'autore, è un ragazzo trans, ed è stata una boccata d'aria fresca leggere finalmente una storia own voices, perché non c'erano stereotipi, non c'erano cose assurde scritte da persone cis che non conoscono e non possono capire cosa significa essere trans (e nemmeno io da ragazza cis lo posso capire), ma ogni esperienza di Yadriel era vera e onesta. 
Escludere l'identità di genere da questo romanzo sarebbe quindi assolutamente sbagliato. 

Non si tratta quindi del romanzo perfetto, ma è una storia che ti colpisce al cuore, il rapporto tra Yadriel e Julian si sviluppa in maniera naturale, senza affettazioni, ed è stata proprio la parte più bella del romanzo vedere questi due ragazzi conoscersi e scoprirsi, tra le cose belle e le cose brutte. 

Vi consiglio quindi di recuperare questo romanzo così dolce, ma anche così reale.

Grazie di aver letto la mia recensione e grazie a Mondadori per aver organizzato l'evento. 
Buona lettura!



martedì 26 ottobre 2021

Recensione: "La mano sinistra del buio" di Ursula K. Le Guin

 

Buongiorno lettori!
Come state? Io in questo periodo sono un malanno unico, ma ho scoperto che domenica sarò a Lucca e sono felicissima. Hanno rimesso infatti dei biglietti in vendita e ne ho approfittato subito.
Oggi vi parlo di un romanzo capolavoro e caposaldo della fantascienza mondiale La mano sinistra del buio di Ursula K. Le Guin, scrittrice americana considerata una delle più importanti autrici di fantascienza al mondo, avendo vinto cinque premi Hugo e sei premi Nebula, i più alti riconoscimenti della letteratura fantastica.
Mondadori ha portato (ed è in uscita in libreria proprio oggi!), con una nuova traduzione e un nuovo titolo, uno dei suoi romanzi più importanti.
Conosciuta in Italia soprattutto per la saga fantasy di Terramare, per me è stato il primo approccio con questa autrice, che non vedevo l'ora di scoprire.
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Titolo: La mano sinistra del buio (The Left Hand of Darkness)
Autrice: Ursula K. Le Guin
Traduttrice: Chiara Reali
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar moderni cult 
Data di uscita: 26 ottobre 2021
Prezzo: 14,50 euro
Pagine: 300

Trama:

Opera rivoluzionaria per i suoi aspetti concettuali e stilistici, La mano sinistra del buio descrive – nota Nicoletta Vallorani – «la progressiva costruzione di un rapporto di amicizia tra diversi che oltrepassa con spontaneità struggente ogni genere di differenza, e ogni differenza di genere». La nuova traduzione di Chiara Reali riesce a restituire tutti i colori di un testo complesso e delicato, un romanzo dallo stile fluido e composito, che mostra come categorie da noi ritenute determinanti non lo siano affatto, e come sia possibile progettare una cultura che da esse prescinda. «È questo che insegna la creazione immaginaria,» conclude Vallorani «ipotizzare mondi che potrebbero insegnarci qualcosa sul nostro.»
Sul pianeta Inverno, coperto di ghiacci perenni e dominato da una struttura semi-feudale, l'Ecumene ha inviato un emissario, Genly Ai, incaricato di convincere gli indigeni a unirsi alla Lega. Non sarà facile per lui entrare in contatto con gli abitanti di quel mondo alieno, ancora ignoto, che trascorrono i cinque sesti della loro esistenza in uno stato ermafrodito neutro, per poi essere maschi o femmine solo nei giorni del kemmer. Per riuscire nel suo intento, l'Inviato dovrà superare differenze biologiche, culturali, psicologiche, sociali e comprendere articolate organizzazioni politiche, oltre che affrontare condizioni estreme in un attraversamento del grande Nord degno di Jack London. 
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Femminismo, utopia, pacifismo, sono alcuni dei temi trattati nei romanzi di Ursula K.Le Guin, che sfrutta i temi del fantasy e della fantascienza per esplorare i temi delle identità e delle strutture sociali.
Come è scritto nella prefazione al libro, la scrittrice afferma che "La fantascienza non inventa, descrive", tutto quello che c'è da descrivere è già in seno all'umanità.
In questo romanzo, la Le Guin attacca quello che è il fondamento dell'uomo da millenni: la dualità di genere, inventando un popolo che per tre quarti della sua vita è ermafrodita, nè uomo nè donna, e ottiene gli attributi sessuali solo durante un periodo di attività sessuale che dura pochi giorni chiamato kemmer. 
Il protagonista è un inviato dell'Ecumene, una sorta di Federazione dei pianeti uniti di Star Trek, disceso su Inverno, un pianeta fatto di ghiaccio in cui nevica e si gela per buona parte dell'anno.
Il popolo di Gethen (o Inverno) non conosce i viaggi spaziali, non sa che oltre a sè esistessero altri popoli, così diversi da come sono loro.
Mr. Genry Ai, il protagonista e Inviato su Inverno, infatti è un uomo, un maschio, più alto della media del pianeta e molto più scuro (un'immagine di come sarà l'umanità tra migliaia di anni) che si scontra con il preconcetto di virilità, di cosa significa essere nè uomo nè donna. All'inizio non c'è la fa a non classificare i comportamenti dei suoi interlocutori come femminili o maschili (e soprattutto nella lingua italiana, molto più incentrata sul genere rispetto all'inglese, è difficile non dare un sesso ai personaggi che ci troviamo di fronte).
 
La mano sinistra del buio non è il classico romanzo di fantascienza, ma più un romanzo di avventura e di sopravvivenza. Il protagonista infatti deve attraversare le sconfinate lande di ghiaccio del territorio per poter sopravvivere, aiutato da Estraven, primo ministro del re di Kharnide, il regno in cui approda.
La sua esistenza infatti è in pericolo a causa delle lotte politiche (non guerre, non esiste su Gethen un termine per guerra), tra le nazioni rivali, un concetto sempre estraneo a Genry, che vive ormai in un mondo utopico in cui potremmo dire che "tutto il mondo è paese", non sa cos'è il patriottismo o peggio, il nazionalismo.

Romanzo sociale, di analisi, di avventura, non è quello che ci si può aspettare da un romanzo di fantascienza, è la descrizione dell'incontro tra due popoli così diversi tra di loro e la caduta di ogni diffidenza.

Personalmente, l'inizio mi aveva colpito moltissimo, poi con la parte più di avventura che ricordava un romanzo di Jack London, ho perso un po' di interesse. In generale ho apprezzato moltissimo la costruzione di questo nuovo pianeta e la descrizione di un mondo senza genere, se consideriamo che il romanzo fu scritto nel 1969, mostra come la Le Guin fosse mentalmente avanti anni luce. Sarei curiosa di leggerlo in lingua, per vedere l'utilizzo della lingua inglese, molto più consona dell'italiano a rappresentare un genere neutro.

La parte che ho amato di più del romanzo sono stati gli intermezzi: fiabe, racconti, mitologie di quel mondo governato dal freddo, che mostrano la straordinaria capacità della scrittrice di riprendere i miti antichi non solo occidentali per ricreare un universo convincente e realistico.

Mi aspettavo di più? Onestamente sì, soprattutto visto che è un classico della fantascienza, ma sono comunque rimasta piacevolmente soddisfatta. Forse al giorno d'oggi non fa più scalpore come una volta? Anche la tecnolgia mostrata in questo futuro non è molto diversa da cose che ormai usiamo banalmente tutti i giorni, anzi forse anche ormai antiquate, e mi aspettavo qualcosa di più tecnologicamente avanzato, non lo so, so solo che forse letto ai suoi tempi doveva avere una scarica energetica che purtroppo adesso non ha conservato.

Voi lo avete letto o approfitterete di questa nuova traduzione per leggerlo?
Fatemi sapere in un commento! ♡



 

mercoledì 20 ottobre 2021

Recensione: "Il regno delle ceneri" di Victoria Aveyard

 


Buon pomeriggio lettori!
Mi scuso per aver pubblicato così tardi, ma sono due giorni in cui non mi sento molto bene. 
Oggi vi parlo de 
Il regno delle ceneri di Victoria Aveyard (Realm Breaker), un nuovo high fantasy dell'autrice di Regina Rossa. 
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Titolo: Il regno delle ceneri (Realm Breaker #1)
Autrice: Victoria Aveyard
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Data di uscita: 19 ottobre 2021
Pagine: 396
Prezzo: 19,90

Trama: Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.
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Il regno delle ceneri, che da adesso in poi chiamerò sempre con il titolo inglese, Realm Breaker, dal momento che non ho capito il motivo di questa traduzione così assurda, è il primo libro che leggo di Victoria Averyard e si tratta di un high fantasy young adult. 

Il libro inizia con un prologo narrato da Andry Trelland, lo scudiero di Sir Grandel. Andry è un giovane dalla pelle scura, capelli e occhi marroni, ancora molto giovane, che si trova invischiato in un evento sanguinoso. Tutti i cavalieri, compresi gli immortali Vardan o Avi, vengono sterminati da un esercito di non morti guidato da Taristan di Cor, che con la sua spada Spectralis ha riaperto gli Spectrum che conducono ad altri mondi. 

Andry è terrorizzato nel vedere il massacro che si compie di fronte ai suoi occhi, pensa a suo padre cavaliere, morto per un'inutile battaglia per dei confini, a sua madre Lady Valeri gravemente malata. Non combatte, si nasconde e con i sensi di colpa per essere l'unico sopravvissuto, torna a casa per raccontare quello che è successo alla giovane regina Erida, portando però con sè, nascondendola, la Spada Spectralis di Cortael di Cor, il fratello gemello di Taristan, l'eroe che aveva intrapreso l'impresa di fermare il fratello. 

Quando un avo (un immortale) e una ladra arrivano insieme a una giovane ragazza, Corayne, figlia di Cortael di Cor, per chiedergli la Spada Spectralis e di unirsi all'impresa per fermare Taristan, Andy pur spaventato, con gli incubi della carneficina ancora nella mente, sa però che non può nascondersi ancora, e così accompagna Corayne al suo destino. Avendo sangue Cor nelle vene, lei infatti è l'unica insieme a Taristan, suo zio, a poter aprire e chiudere gli Spectrum. 

Andy infatti è un personaggio molto umano: dopo che la paura ha vinto su di lui, facendolo vergognare per il suo comportamento, ha preso coraggio e si è unito in un'impresa che potrebbe mettere a rischio la sua vita. Buono, vissuto sempre nel palazzo, non è abituato alla vita fuori, alle taverne e all'immoralità. Per lui l'onore è importantissimo. 
All'inizio sogna di diventare cavaliere, ma dopo l'esperienza teme di non esserne più adatto. 

Se mi fossi fermata al prologo e alle prime pagine, questo libro lo avrei completamente odiato. Di solito non mi dispiacciono i libri in medias res, ma questo dava davvero tanti elementi, tanti nomi, tante nozioni senza un filtro e senza nessuna spiegazione, e se devo essere onesta nemmeno alla fine del libro tutti gli elementi vengono ben spiegati. 

Soprattutto è incredibile come l'autrice si impegni a dare ogni dettaglio di ogni minima cosa, ma non sprechi più di due pagine per spiegare il worldbuilding, che poteva in verità essere molto affascinante: infatti unisce il fantasy classico alle storie di pirati e ladri, e questo mix a me piace tantissimo. 
Per il resto il libro non mi ha colpito, proseguendo con la lettura rimaneva più interessante, soprattutto grazie a dei buoni colpi di scena, ma alla fine non mi è piaciuto particolarmente. 
I personaggi sono interessanti, però sono davvero tanti, così tanti che è facile confondersi. 
Io poi sono strana, e ho amato di più i cattivi e soprattutto la loro storia. Se mi sono sentita più legata a dei cattivi e soprattutto alla loro relazione amorosa, forse qualcosa è andato storto. 

In generale non so se leggerò anche il seguito: lo stile era buono ma non particolarmente brillante, la storia carina ma non entusiasmante... insomma ho sicuramente letto libri migliori e libri peggiori.

Con l'augurio che se mai voi leggerete il libro vi piaccia molto di più che a me, vi ringrazio di aver letto la mia recensione e ci sentiamo tra pochi giorni per la prossima ♡



giovedì 14 ottobre 2021

Recensione: "Tunnel di ossa" di Victoria Schwab

 

Buongiorno lettori!
Come state?
Oggi si continua il review party di una trilogia middle grade dai toni horror e spooky.
Trovate qui la recensione del primo romanzo, Città di spettri, che avevo trovato un romanzo molto carino e un ottimo punto di partenza.
Come sarà stato invece Tunnel di ossa
Continuate a leggere per scoprirlo!
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Titolo: Città di spettri (Cassidy Blake #2)
Autrice: Victoria Schwab
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 28 settembre 2021
Prezzo: 15 euro
Pagine: 352

Trama:
Cass è nei guai. Ancora più del solito. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, Cass si trova a Parigi, dove i suoi genitori stanno girando il loro programma televisivo sulle città più infestate del mondo. Certo, mangiare croissant e visitare la Tour Eiffel è un vero spasso, ma sotto Parigi, nelle raccapriccianti Catacombe, c'è in agguato un pericolo spettrale. Quando Cass risveglia un poltergeist terribilmente potente, deve affidarsi alle sue abilità di cacciatrice di spettri, ancora tutte da dimostrare, e chiedere l'aiuto di amici vecchi e nuovi per svelare un mistero. Se fallirà, le forze che ha ridestato potrebbero rimanere a infestare la città per sempre.
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Inizio subito con il dire una cosa: Tunnel di ossa ha ampiamente soddisfatto le mie aspettattive, anzi mi è piaciuto molto di più, per quanto riguarda la trama e lo stile, rispetto al primo, che però vinceva per l'ambientazione.
Edimburgo infatti, in cui è ambientato il primo romanzo, mi sembrava un luogo molto più magico, più spettrale, davvero adatto ad una storia di fantasmi molto più di Parigi, di cui non avrei mai immaginato un lato spettrale.
Questa è sicuramente colpa mia, perché non avevo idea esistessero le Catacombe, un enorme tumulo sotterraneo che si estende sotto i piedi dei parigini e che contiene migliaia e migliaia di ossa.
È qui che Cass incontra lo spettro che la perseguiterà e che metterà in pericolo non soltanto la sua vita e quella dei suoi famigliari, ma anche di tutta Parigi.
 
La trama, come ho accennato sopra, mi è piaciuta molto di più, più intrigante, più adulta, più emotiva. Non vi voglio rivelare di più, ma si tratta di una trama molto più profonda, almeno secondo me.
Non soltanto per quanto riguarda lo spettro (o meglio poltergeist) che infesta le Catacombe, ma anche per quanto riguarda gli stessi personaggi, che crescono e sviluppano più sentimenti ed emozioni.
Sono arrivata ad affezionarmi profondamente a Cass e a Jacob, il suo migliore amico fantasma, e ho adorato soprattutto come si sviluppa in positivio il loro rapporto in questo volume. 

Come al solito è bellissimo esplorare la città con Cass e i suoi genitori, però non siate ingannati, è comunque un middle grade.
Cass a volte può sembrare immatura o adolescenziale e all'inizio c'è quella cosa fastidiosa che odio di ricordare all'interno della storia cosa è successo nel precedente volume.

Tunnel di ossa conferma così le mie aspettative su questa trilogia e si conferma anche più bello del precedente, facendomi nascere tantissima aspettativa sul volume conclusivo! 


Se avete letto il romanzo e volete lasciare un commento mi farebbe molto piacere!
Per il resto vi ringrazio di aver letto e ci sentiamo prossimamente con una nuova recensione ♡

 Silvia



mercoledì 13 ottobre 2021

Recensione: "Bianco intorno" di Stéphane Fert e Wilfrid Lupano

 

Buongiorno lettori!

Come state? Oggi sono l'ultima partecipante all'evento di Bianco intorno, una graphic novel tratta liberamente da eventi realmente accaduti. Potente, un-apologetic, leggete la recensione per scoprire tanto altro ancora. 

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio della graphic novel.
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Titolo: Bianco intorno. La vera storia di Prudence Crandall e Sarah Harris
Autori: Wilfrid Lupano e Stéphane Fert
Casa editrice: Tunué
Collana: Ariel
Data di uscita: 26 agosto 2021
Pagine: 144

Trama: "Bianco intorno, la vera storia di Prudence Crandall e Sarah Harris" è il nuovo graphic novel di Wilfrid Lupano e Stéphane Fert. Siamo in Connecticut, trent'anni prima dell'abolizione della schiavitù, una giovane insegnante apre le porte della sua scuola alla prima alunna afroamericana: Sarah Harris. Per reagire al malcontento locale, in un gesto insieme di rivolta e volontà, Prudence Crandall apre la sua scuola a tutte le giovani donne afroamericane della città. La storia della piccola scuola femminile diventa un pretesto per parlare, ancora una volta, dei principi di eguaglianza e fratellanza su cui dovrebbe basarsi la società. Un graphic novel che ci spinge ad interrogarci su temi ancora attuali e sulla responsabilità di scelta del singolo nei confronti di comunità spesso sorde ad ogni cambiamento. L'opera si regge su due assiomi fondamentali: il rifiuto di ogni discriminazione razziale ed il riconoscimento del diritto all'istruzione. Le piccole allieve della giovane istitutrice del Connecticut diventano simbolo di tutte quelle minoranze che, negli anni passati e presenti, pagano a prezzo spropositato un'eguaglianza che dovrebbe essere garantita. La storia della giovane istitutrice porta l'attenzione sul ruolo chiave che l'istruzione ricopre nella scoperta, lotta e ripresa dei propri diritti. La battaglia al diritto di istruzione si fa scontro contro ogni forma di discriminazione e razzismo.
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La storia di Bianco intorno è ambientata nel 1832 a Canterbury, una pacifica cittadina del Connecticut. Siamo ancora prima dell'abolizione della schiavitù e anche se nel nord degli Stati Uniti i neri vengono considerati "liberi", in verità vengono ancora discriminati e derisi; i bianchi non si sentono a loro agio con loro e li apprezzano più come servi e selvaggi. 
In questo equilibrio ancora di servo/padrone, tutto cambia quando Sarah, una ragazza di colore, chiede a Prudence Crandall, la direttrice di una scuola per ragazze, di poter frequentare anche lei le lezioni. 
Prudence, donna coraggiosa, non solo accetta, ma quando la sua decisione viene attaccata dagli abitanti della cittadina, ne prende una ancora più drastica: insegnerà solo alle ragazze di colore. 
Qui inizia il pericolo, la paura, ma anche la forza. 
Nonostante questa scuola e le studentesse vengono combattute a suon di violenza, Prudence e le sue allieve non cedono mai, fiere nel loro operato. 

La storia di Prudence e Sarah si intreccia anche a quella di Nat Turner, uno schiavo che liberatosi ha dato vita a una rivolta in cui è riuscito ad uccidere i suoi oppressori. Nel bosco vicino alla scuola vive infatti un piccolo selvaggio di cui non si conosce il nome, ma che vive in simbiosi con la natura e narra a chi lo vuole sentire le violenze inaudite di Nat Turner. 

Questo ragazzino, seppur disprezzato, viene comunque abbastanza accettato dagli abitanti che non vedono in lui un pericolo, al contrato delle ragazze della scuola che invece sfidano le leggi della natura, che vogliono addirittura compararsi ai bianchi. 

Tra femminismo, razzismo, violenza e coraggio ancora una volta una graphic novel disegnata da Stéphane Fert riesce a sorprendermi. Non sono temi da lui ignorati, infatti anche Morgana e Pelle di mille bestie recriminavano la condizione inferiore e sottomessa delle donne, ma in questo caso si aggiunge il discrimine del razzismo, della finta accettazione delle persone. 
La storia infatti è ambientata nel 1800, ma i pensieri che sfigurano gli abitanti del villaggio sono così diversi da quelli che scorrono nella mente dei nostri vicini di casa? dei nostri concittadini? 

I disegni di Fert sono la ciliegina sulla torta, con la loro potenza grafica, la loro capacità di esprimere il dolore e i sentimenti, la violenza e la sofferenza, ad una storia cruda ma che dona speranza, che dona coraggio. Perché, se c'è la speranza, si può ancora vincere. 

Ringrazio Valeria di @
_aplaceforustoread per aver organizzato l'evento ♡

E grazie a voi, di aver letto i miei pensieri ♡


Silvia