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giovedì 7 maggio 2020

Recensione: The Falconer


Titolo: The Falconer
Autore: Elizabeth May
Casa editrice: Chronicle Books
Anno edizione: 2015
Pagine: 392
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Voto: 3.5/5 



Edimburgo, 1844. Lady Aileana, figlia del marchese Kameron, è una ragazza come tutte le altre: sogna un buon matrimonio con il ragazzo dei suoi sogni, scherza e va ai balli insieme alla sua amica Catherine, ed è una fantastica inventrice. 
Questo finché un fatidico giorno non vede una fata strappare il cuore di sua madre.  
Da quel momento la vita di Aileana cambia: ormai è solo la vendetta l'unico sentimento che la muove, vuole uccidere la fata che si è portata via sua madre e ogni altra creatura che incontra sul suo cammino. In questa missione verrà aiutata da Kiaran, una misteriosa figura che le insegna a combattere, e da Derrick, un piccolo pixie che vive nel suo guardaroba.
Aileana diventa in questo modo una cacciatrice di fate, un'assassina, e cerca disperatamente di far combaciare la sua vita mondana con questa attività segreta, di cui nessuno è al corrente. 
Ben presto però scopre una verità fondamentale: lei è una Falconer, l'ultima di una dinastia di donne nate con il dono di cacciare e uccidere le fate, quello che fa è nel suo destino, nel suo sangue, ed è l'unica che può salvare l'umanità. 

Ambientato in una bellissima Edimburgo vittoriana e steampunk (esistono infatti macchine volanti e macchinette che servono il té), il libro è un romanzo assolutamente gradevole, di poche pagine e che si legge con grande facilità. 
La protagonista, Aileana, è una ragazza ossessionata dall'omicidio della madre, il cui unico scopo è la vendetta e che trae piacere dall'uccidere le fate, mentre gli unici momenti in cui rivediamo uno squarcio della vecchia ragazza, di quella fanciulla che sognava di sposarsi e di avere una famiglia, è quando è insieme alla sua migliore amica, Catherine, che non sa nulla delle attività segrete dell'amica e che anzi, come tutti gli altri ignora l'esistenza delle fate, che considera solamente una leggenda. 
La cosa più bella di questo romanzo, oltre alla parte steampunk, che proprio non mi aspettavo perché non specificata nella trama del libro, è sicuramente la presenza del folklore scozzese e delle fate. Non esiste infatti un solo tipo di fata, ma ce ne sono diverse e anche molto lontane da quelle che noi immaginiamo o a cui siamo abituati e per facilitare la comprensione del lettore alla fine del libro è presente una scheda in cui sono descritti i vari tipi di fate, senza però purtroppo un loro disegno, che avrei apprezzato particolarmente. 

The Falconer è il primo libro di una trilogia, e effettivamente questo si sente, dal momento che il romanzo appare più come un'introduzione e non succede nulla di eclatante fino all'arrivo delle ultime pagine. 
Sono però molto interessanti le relazioni che legano i personaggi, soprattutto il rapporto tra Aileana e Kiaran. Tra di loro infatti c'è una connessione meravigliosa, nonostante non vadano sempre d'accordo sono legati indubbiamente l'uno all'altra e hanno una chimica pazzesca; è stata inutile infatti, da parte dell'autrice, la mossa di introdurre Gavin, il vecchio amore di Aileana, dal momento che questo triangolo amoroso in questo primo libro non funziona.
Punto forte di questo romanzo penso siano proprio i personaggi, tutti ben descritti e rappresentati. Mi sono piaciuti in particolar modo Kiaran, una figura misteriosa e ombrosa di cui scopriamo vecchi segreti appartenenti al passato; ma soprattutto Aileana, che non ho dubbi nel considerare una vera icona femminista. In questo romanzo, infatti, Aileana non ha problemi a sbandierare le ingiustizie che le donne vivono in questo periodo storico, dal momento che i suoi desideri non contano nulla per il padre, che pensa soltanto a farla sposare contro la sua volontà. Il suo ruolo e gli impegni sociali, che prima dell'omicidio della madre Aileana tanto amava, adesso le sembrano solo cose futili ed inutili, ma sono anche eventi a cui non può rinunciare se vuole che il suo nome e quello del padre vengano rispettati e onorati. Ogni giorno Aileana combatte fra il dovere e quello che invece lei desidera, una battaglia già persa in partenza. 

Se amate i libri in cui le fate non vengono descritte come creature positive, ma anzi come assassine di esseri umani, se amate il folklore scozzese ed Edimburgo, se amate i personaggi femminili che combattono contro le istanze sociali e i doveri che il loro sesso impone... questo è esattamente il libro che fa per voi. 


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