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venerdì 5 giugno 2020

Blog Tour: 5 motivi per leggere La città di Ottone


Buongiorno lettori!
Nel post di oggi voglio darvi cinque motivi per leggere un romanzo di prossima uscita Oscar Vault e ambientato in un meraviglioso mondo medio-orientale: La città di Ottone, scritto da S.A. Chakraborty. 





EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.
Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

Quali sono i motivi per leggere questo romanzo? Scopriamoli subito!

1) L'AMBIENTAZIONE 

Per caso fin da quando avete mosso i primi passi vi siete innamorati di quelle favole ambientate in oriente e popolate da geni nelle lampade o da tappeti volanti? Per caso sin da quando avete scoperto le videocassette avete visto così tante volte Aladdin da rovinare il nastro, mentre cantavate: "Le notti d'oriente..."? 
Se fin da piccoli siete stati appassionati di storie ambientate negli affascinanti paesi esotici e medio-orientali, beh, questo è il romanzo perfetto per voi. 
In questo libro, infatti, incontriamo tutti gli elementi che caratterizzano i fantastici racconti de Le Mille e una Notte come appunto i sultani, i tappeti volanti, i piccoli ladruncoli nei bazar, le oasi immerse nel deserto... ma soprattutto i potenti jinn, esseri magici creati dal fuoco, in grado con un solo schiocco di far sparire intere civiltà. Questo romanzo, in particolare, ha il grande pregio di non parlare dei jinn in modo superficiale, ma di raccontare in molto approfondito la loro creazione. Per sapere di più sui jinn, vi raccomando di leggere il prossimo approfondimento sul blog Cronache di lettrici accanite.

2) I PERSONAGGI

Il romanzo è narrato attraverso due punti di vista differenti: quello di Nahri, una giovane ragazza del Cairo che rubacchia per sopravvivere, ma che sotto sotto nasconde dei poteri fenomenali; e quello di Ali, il principe della città favolosa di Daevabad. Non potrebbero essere due personaggi più diversi, per il comportamento e intenzioni, ma entrambi sono ben caratterizzati e scritti talmente bene che, anche se sono così diversi, il lettore non può fare a meno di innamorarsi di entrambi. Anche gli altri personaggi, da quelli più importanti come Dara, il jinn che protegge Nahri, di cui vediamo due diverse personalità all'interno del libro e che nasconde un oscuro passato, a quelli meno importanti, beh, nessuno è un personaggio completamente buono o completamente cattivo, e penso che questa ricchezza di dettagli dei personaggi sia proprio ciò che fa de La città di Ottone un grande libro. 

3) LA MAGIA

La magia è parte integrante del libro: la protagonista già all'inizio della storia presenta strani poteri, è in grado di guarire e di percepire le malattie, ma più si va avanti nella storia e più la magia imperversa nella trama. A parte i jinn infatti incontriamo diverse creature magiche (di cui leggeremo di più nell'approfondimento di Sogno tra i libri) come i peri o i maridi, creature potentissime. 
La città di Daevabad è poi impregnata di magia, essa infatti è invisibile agli occhi umani con un velo che la protegge e all'interno della città la magia vive grazie agli abitanti jinn, portandoci in un mondo diverso dal nostro, ricco di incantesimi che non riusciremmo neanche ad immaginare. 

4) LE QUESTIONI SOCIALI

In questo periodo di rivolte sociali negli Stati Uniti, non posso non consigliarvi di leggere questo libro prima di tutto per scoprire la cultura e la mitologia del popolo arabo, per poter uscire, per una volta, dal mondo occidentale e europeo-centrico. Grazie a questo libro infatti entriamo in contatto con la religione musulmana e il mondo arabo, che molto spesso vengono viste con un occhio sbagliato. Questo libro ci mostra quanto ricca e affascinante può essere la loro cultura, assolutamente non inferiore alla nostra. 
La stessa storia, poi, ci porta ad osservare diverse questioni sociali, come quella che riguarda gli shafit, dei mezzosangue nati dall'unione di uomini e jinn, che nella città di Daevabad vengono considerati dei cittadini di seconda classe e per cui il principe Ali si batte affinché vengano migliorate le loro condizioni sociali. 

5) I MISTERI 

Questo libro è ricco di domande senza risposta, di misteri e di colpi di scena: un vero piacere per chi legge. Quando sembra che un mistero sia stato risolto, puff, ecco che ne compare un altro che ti lascia senza fiato.
Per non parlare poi del finale, che si conclude con un colpo di scena che ti lascia interdetto e eccitato di avere tra le mani il secondo libro. 


Ecco qui, questi sono i motivi per cui, secondo me, dovreste leggere questo meraviglioso romanzo, che vi appassionerà e che non riuscirete a posare sul comodino senza averlo finito. 
Buona lettura!



2 commenti:

  1. Anche io ho in lettura questo libro, sono ancora a pagina 100 e l'ambientazione é davvero bella e interessante!

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  2. L'ho letto anche io e sono contenta di aver imparato qualcosa sulla cultura medio orientale di cui conosco veramente poco.

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