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giovedì 8 ottobre 2020

Review Party: Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne di Mackenzi Lee

 

Buonasera lettori!
Vi assicuro che faccio altro, oltre a leggere... beh, ok, in questa settimana sto davvero impazzendo, ma poi le acque si dovrebbero calmare. Sicuramente è colpa della Oscar Vault che fa uscire tanti libri così interessanti!
Mentre in questo articolo vi avevo parlato di Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini, oggi trovate la recensione del secondo volume. Vi ricordo che poi il volume intero della Oscar contiene anche la novella Guida alla fortuna in amore per giovani gentiluomini con protagonisti Monty e Percy, e vi assicuro che non ve la volete perdere!
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Titolo: Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini - Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne
Autore: Mackenzi Lee
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar fantastica
Data di uscita: 29 settembre 2020
Pagine: 864
Prezzo: 28 euro

Voto: 4.5/5

Trama: Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?
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Onestamente, non mi aspettavo di amare questo libro così tanto. 
Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini mi era piaciuto moltissimo grazie al protagonista, Monty, simpatico e irriverente, mentre pensavo che un romanzo con protagonista sua sorella Felicity, che chi ha letto il primo romanzo ben conosce, non sarebbe stato interessante allo stesso modo... oh quanto mi sbagliavo!
Felicity è un personaggio bellissimo, forse anche più di Monty! È irriverente, sarcastica, forte, caparbia ed energica, ho adorato il suo punto di vista. 
La storia infatti incomincia quando lei si trova ad Edimburgo. Abbandonato suo padre e una vita di agi e comodità, Felicity cerca in tutti i modi di trovare un ospedale o qualche medico privato che acconsenta a farla studiare, in modo da ottenere la licenza medica. Ma, come è naturale per quel periodo storico, il suo sesso le impedisce di potersi dedicare alla sua passione. Sembrerebbe che il suo futuro sia ormai scritto, finché non le viene dato l'indirizzo del medico Alexander Platt, che Felicity stima moltissimo e di cui ha letto molti saggi. 
L'unico problema è che lui si trova a Stoccarda, lei in Gran Bretagna ed è senza soldi per il viaggio, e in più Alexander Platt si sta per sposare con Johanna Hoffmann, la sua ex migliore amica con cui ha litigato due anni prima. 
Decisa comunque a intraprendere questa avventura, la ragazza viene aiutata da Sim, un marinaio donna e musulmana, proveniente dalle coste della Barberia, che ha dei conti in sospeso con gli Hoffmann. Felicity è un po' restia, sa che Sim le sta nascondendo qualcosa e potrebbe compiere qualcosa di illecito, ma Platt è la sua ultima risorsa, e se non le darà lui un lavoro in ambito medico, sarà finita. 

Molti autrici e molti autori contemporanei cercano di creare personaggi femminili forti e coraggiosi, ma purtroppo non sempre il risultato è soddisfacente. Molte volte queste donne risultano essere molto irrealistiche, delle macchiette Mary Sue senza un briciolo di personalità, che basano la loro personalità principalmente sul loro femminismo, quando poi femministe non lo sono davvero. 
Felicity, al contrario, è un personaggio molto ben riuscito e non posso che fare i complimenti all'autrice, che scrive in modo davvero piacevole. 
Ho apprezzato il personaggio di Felicity per varie ragioni. Cresciuta in una famiglia che non la apprezzava, che non voleva appoggiare le sue ambizioni e per cui era semplicemente invisibile, Felicity trova la forza in se stessa per riuscire ad affrontare le difficoltà nella vita, anche se questo l'ha portata a non fidarsi degli altri e a chiudersi in un guscio. 
Nonostante questo, però, è un personaggio molto realistico perché dubita ancora molto di se stessa, sa di aver diritto di avere un posto nel mondo e di avere le capacità per studiare medicina, ma il mondo creato dagli uomini le infonde ancora molti dubbi, a volte le fa credere che forse sarebbe più semplice sposarsi con un brav'uomo, anche se non può e non lo amerà mai quanto ama la medicina. 
Felicity durante il corso del romanzo fa un percorso di crescita non indifferente, che mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per come l'autrice pone le basi del suo femminismo, che è anche il femminismo in cui credo io. 
Felicity infatti inizialmente ritiene inferiori a lei le donne che amano i vestiti o i balli o fanno le civettuole, ma l'incontro con la sua ex-migliore amica Johanna le farà cambiare idea: Johanna è bella, raffinata, ama i bei vestiti ma è anche intelligente, curiosa e buona, una persona dolce che ama gli animali più di se stessa. 
Questo romanzo è stato un tripudio di personaggi femminili bellissimi, il trio Felicity/Johanna/Sim sarà per sempre l'amicizia femminile dei miei sogni. Tre personaggi femminili diversissimi tra di loro, ma tutti realistici e interessanti, che mostrano quanto è bella l'amicizia femminile.
Felicity infatti impara anche che chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza, e che non deve rimanere per forza da sola. Felicity infatti, anche se non viene detto apertamente all'interno del romanzo (in effetti se fosse stata nominata sarebbe stato un fatto molto anacronistico), è aromantica, un'identità sessuale che rientra nello spettro dell'asessualità. Oltre a non provare interesse per il sesso, infatti, Felicity non sembra apprezzare nemmeno le relazioni romantiche. Non è quella donna che "non voglio un uomo perché sono una donna forte e indipendente", semplicemente non ne sente la necessità perché non prova attrazione romantica per nessuno, uomini o donne. 
Sono davvero felice di aver potuto leggere un libro con una protagonista femminista (un bel femminismo, oltre tutto!) e aromantica, giuro potrei piangere dalla gioia!
Johanna e Sim non sono poi meno belle o interessanti. 
Insomma se volete leggere personaggi femminili ben scritti, questo è il romanzo che fa per voi. 

Oltre al fatto che la storia mi è piaciuta di più rispetto a quella del primo, mi è piaciuto molto che anche se per poco, ci sono stati anche Percy e Monty e la loro straordinaria bellezza ad illuminare il racconto.
Anche Monty ha rinunciato allo status sociale di Lord per vivere in una catapecchia a Londra con Percy ed è davvero la cosa più dolce del mondo.
Per tutte le persone che possano pensare che sia la scelta di Felicity di studiare medicina sia la vita di Monty con Percy possano suonare irrealistiche vi assicuro che anche se troviamo nel '700 queste situazioni non erano impossibili! Ho studiato molto per la tesi l'omosessualità nella storia, e anche se siamo un po' in anticipo è nell'800 che si crea una cultura omosessuale, e sono molto contenta che l'autrice non usi mai quel termine, dato che fu inventato solo nel 1869.
Alla fine dell'opera comunque l'autrice stessa fa una nota per parlare del periodo storico e delle figure che hanno ispirato Felicity, Johanna e Sim, molto interessante!

Detto questo, la mia recensione è finita! Vi ringrazio molto di averlo letto e se avete apprezzato quello che ho scritto e voleste lasciare un commento ne sarei molto felice. 
Ringrazio Bea di Io resto qui a leggere per aver organizzato l'evento e la Mondadori per la copia del romanzo. 
Buona lettura!



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