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mercoledì 7 ottobre 2020

Review Party: Il gatto che voleva salvare i libri di Sosuke Natsukawa

 

Buon pomeriggio lettori!
Come sta andando la giornata? Come state?
Oggi sono felicissima di potervi farvi leggere due recensioni di due libri bellissimi.
La prima è quella dedicata a Il gatto che voleva salvare i libri di Sosuke Natsukawa, un romanzo giapponese davvero dolce, perfetto per gli appassionati di libri. 
Buona lettura!
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Titolo: Il gatto che voleva salvare i libri
Autore: Sosuke Natsukawa
Traduttore: Bruno Forzan
Casa editrice: Mondadori 
Collana: Narrative
Data di uscita: 6 ottobre 2020
Pagine: 180
Prezzo: 18 euro 

Voto: 5/5

Trama: La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un'oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare a meno della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull'orlo del fallimento: un'eredità pesante per il ragazzo, anche perché i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Inizia così la storia di un'amicizia magica: un'avventura che li porterà a percorrere quattro diversi labirinti per risolvere altrettante questioni esistenziali sull'importanza della lettura e sulla forza, infinita e imperscrutabile, dell'amore.
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Ho provato più volte ad approcciarmi alla letteratura giapponese, ma nonostante la passione che provo per la sua cultura, nessun libro mi è mai piaciuto veramente o è rimasto impresso nella mia memoria. 
Il gatto che voleva salvare i libri, invece, è un libro bellissimo e mi ha colpito molto, facendomi appassionare e affezionare tantissimo alla sua storia, nonostante le poche pagine di cui è composto. 
Il protagonista è un hikikomori, Natsuki Rintaro, che ha da poco perso suo nonno. Orfano dei genitori, Rintaro vive solo con il nonno e lo aiuta a gestire una piccola ma bellissima libreria di libri usati, un covo perfetto per gli appassionati che cercano i libri più sconosciuti o i grandi classici senza tempo, che però ormai gli editori più commerciali si rifiutano di produrre. 
Alla morte del nonno, Rintaro si chiude in negozio e non va più a scuola, pensando che, comunque, a nessuno sarebbe importato della sua assenza. 
È in quel momento che compare un bellissimo gatto dal pelo fulvo, chiamato Tora, in grado di parlare e che chiede aiuto a Rintaro perché solo lui può salvare dei libri che vengono tenuti prigionieri. 
Inizia in questo modo la visita di tre magici e irreali posti, chiamati labirinti, dove i libri vengono tenuti prigionieri o tagliati barbaramente o usati solo per vendere. Le persone infatti o per ingordigia di conoscenza o per risparmiare tempo o per avere più profitto si dimenticano di quanto amano e di quanto sono preziosi i libri, considerandoli più degli oggetti materiali che spirituali, perdendo in questo modo anche se stessi e la vera felicità.
L'intero romanzo, infatti, è un elogio della lettura e del potere che i libri hanno, essi infatti sono dotati di anima e arricchiscono le persone che li leggono. 

Da lettrice, ho amato leggere di un libro che parla in modo così bello della lettura e affronta i problemi che purtroppo esistono nella cultura attuale del consumismo, dove i libri sono diventati una merce di scambio e dove vengono prodotti in massa libri senza qualità ma che hanno il solo scopo di ingrossare il profitto delle case editrici; e di questo mondo dove ormai i libri hanno perso attrattiva e la maggior parte delle persone ha smesso di leggere. Un problema purtroppo molto attuale.  

Si vede quanta passione ha Rintaro per la lettura, ed essendo anche io una sorta di hikikomori che ama i libri e che per tutta la vita ha avuto paura di uscire dal suo guscio, mi sono riconosciuta moltissimo in questo protagonista. 
Poi onestamente, da gattara, leggere libri che parlano di libri è bellissimo, ma se c'è come personaggio anche un gatto, anche di più!

Questo romanzo meta-letterario, sicuramente appartenente al genere del realismo magico, si legge velocemente, grazie alla sua meravigliosa scrittura, e seppur breve riesce a raccontare una storia completa che chiunque ama i libri e attinge la propria felicità dalla lettura potrà comprendere. 
Il gatto che voleva salvare i libri però racconta anche di una crescita personale, mostra quanto è importante credere in se stessi e quanto è grande e fondamentale il valore dell'amicizia. 

Sono stata davvero felice di poter leggere questo romanzo e ringrazio la Mondadori per la copia che mi ha fornito. La mia opinione come al solito è onesta e sincera. 
Se vi è piaciuta la mia recensione e voleste lasciarmi un commento mi farebbe molto piacere. 
Alla prossima!

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