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mercoledì 18 novembre 2020

Review Party: Il meraviglioso mago di Oz di L. Frank Baum

 

Buon pomeriggio lettori!
Oggi per l'evento dedicato al drago "Alice, Dorothy & Wendy" è prevista la recensione di uno dei libri per bambini più famosi al mondo, Il meraviglioso mago di Oz, reso ormai famoso grazie al film Il mago di Oz del 1939 con protagonista Judy Garland, e alla ancora più famosa canzone Over the Rainbow, interpretata dalla stessa attrice. 
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Titolo: Alice, Dorothy & Wendy
Autori: Lewis Carroll, L. Frank Baum, James Matthew Barrie
Casa editrice: Mondadori
Curatore: Massimo Scorsone
Collana: Oscar draghi
Data di uscita: 17 novembre 2020
Pagine: 540
Prezzo: 25 euro

Trama: Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita.
Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz –, cogliendone la grande modernità.
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Credo che ormai tutti conoscano, almeno a grandi linee, la storia de Il meraviglioso mago di Oz, non solo per la famosa trasposizione cinematografica con Judy Garland, ma anche perché, essendo uno dei classici della letteratura americana, il libro viene parodiato in praticamente quasi tutti i cartoni per bambini che abbiamo visto fin dall'infanzia; insomma, non c'è verso, tutti conoscono le famose scarpette, il sentiero fatto di mattoni d'oro e la malvagia Strega dell'Ovest. 
Il libro venne pubblicato nel 1900, accompagnato da dei bellissimi disegni di W.W. Desnlow, riprodotti anche in questa edizione, e all'inizio dell'opera troviamo una prefazione in cui l'autore spiega il motivo per cui ha scritto la storia e le sue intenzioni. Secondo lui infatti prima, ai tempi dei fratelli Grimm, le storie erano fatte per insegnare delle morali ai bambini e per spaventarli mostrando loro le conseguenze delle cattive azioni. Baum ha invece una concezione diversa e pensa che non sempre le fiabe debbano avere una morale, ma possono anche semplicemente dare un po' di felicità e di spensieratezza ai bambini, ed è proprio quello che Il meraviglioso mago di Oz intende fare. 

Questa è la prima volta che mi approccio a questa storia, nonostante come tutti conoscessi la trama generale dell'opera. Sono molto felice di averlo letto perché così ho avuto modo di recuperare un caposaldo della letteratura americana (Carroll infatti è inglese, mentre Barrie scozzese). 
Sicuramente ho tirato un sospiro di sollievo dopo aver letto Alice, dato che questo libro rispetta le classiche linee guida di una storia per bambini e la trama è lineare. 
Se qualcuno non conoscesse, per pura sfortuna, Il meraviglioso mago di Oz, vi racconterò un po' di cosa parla: la nostra storia inizia in Kansas, Dorothy e il suo cagnolino, Toto, stanno giocando quando arriva un terribile uragano che fa letteralmente volare la casa e trascina Dorothy in questo meraviglioso mondo, in totale contrasto con il grigio e povero Kansas. La sua casa atterra proprio sulla malvagia Strega dell'Est, uccidendola, e Dorothy indossa le meravigliose scarpette d'argento che si trovano ai suoi piedi. La Strega buona del Nord, alla richiesta di Dorothy di farla ritornare in Kansas, non sa aiutarla ma le consiglia di andare alla Città di Smeraldo dove vive un potente mago, Oz, appunto.
La strada per arrivare alla città è pericolosa, ma basta seguire una strada di mattoncini d'oro. Nel viaggio Dorothy incontra prima uno Spaventapasseri, che desidera andare da Oz per chiedergli un cervello, un Boscaiolo di latta, che vuole chiedere ad Oz un cuore, e infine il Leone codardo, che vuole un po' di coraggio. Insieme a questi improbabili compagni di viaggio, Dorothy affronta la sua avventura. 

Anche se l'autore non ha voluto scrivere una storia per insegnare una morale ai bambini, ci sono comunque diversi insegnamenti che si possono apprendere leggendo quest'opera: prima di tutto, osservando gli amici di Dorothy, apprendiamo che quello di cui abbiamo bisogno è già in nostro potere. Lo Spaventapasseri infatti era già molto intelligente, così come gli altri avevano già quello che cercavano, avevano solo bisogno di credere in se stessi. 
Anche la stessa Dorothy, come le spiegherà alla fine Glinda, la strega buona del Sud, aveva da sempre il potere di tornare in Kansas. 
E il secondo insegnamento ci viene dato proprio all'inizio: anche se il Kansas è un posto triste e grigio, Dorothy vuole assolutamente tornare a casa perché: "Non esiste al mondo posto migliore della propria casa". 

Il libro è molto carino, sono stata davvero molto felice di averlo letto, e voglio assolutamente rivedere anche il film. Ero rimasta abbastanza confusa da alcune scene in cui vengono uccisi parecchi animali, che mi hanno fatto storcere un po' il naso, considerando dovrebbe essere un racconto per bambini, ma penso che i bambini siano meno interessati a queste cose rispetto agli adulti, magari non se ne accorgono neanche. 
Il racconto per il resto è molto carino, ricco di personaggi interessanti e sfide incredibili. 

Detto questo, vi ringrazio di aver letto la mia recensione. 
Ci vediamo domani per la recensione di Peter Pan!
Buona lettura!

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